Il terremoto non chiede: prende.
Dolore che si aggiunge ad altri. Le vittime non conoscono nazionalità ed etnie. Si parla di turchi e siriani. E anche di curdi…
Ferite.
Sempre Vicky.
Gioia è anche questo
Amici miei,
gioia è tornare a poter fischiettare a un mese e mezzo dalla mia emiparesi facciale.
Perchè il fischio e non altro?
Perchè è stata la prima cosa di me che ho perso, ancora prima del sorriso.
Dio è grande! Vi abbraccio tutti! (Di nuovo) sempre Vicky!

Santo Natale di Gesù 2022
Carissimi amici e lettori,
col cuore ❤ pieno di affetto per voi desidero con queste righe che sappiate quanto penso a voi e per questo non posso e non voglio che vi manchino i miei auguri per il Santo Natale di Gesù.
Anche quest’anno “la sua misericordia si distende su quelli che lo temono”. E quindi anche su di me, che umilmente mi inchino davanti al mio Re bambino.
Vi abbraccio forte da qui! Sempre Vicky!
Alla prossima
Amici miei,
è stato bello avervi incontrati, letti, commentati, insomma goduti per molti anni.
Ora vi saluto. Grazie!
Non scrivo. Leggo poco. Commento anche.
Soprattutto sento addosso il silenzio di chi ha molto, forse troppo da dire e non ha voce.
Sto respirando. Sono in affanno. Ho bisogno di piantare un seme nuovo.
Giusto il tempo di copiare i post per me più significativi, di chiuderli nella mia valigia che contiene tesori ed emozioni e poi vado.
Un abbraccio a tutti, nessuno escluso. Sempre Vicky!
Ascolto e vi dedico uno dei miei brani che mi emozionano e che più ho a cuore.
Dedicato – musica bella
NON SMETTO DI ASPETTARTI – Fabio Concato
Mi manchi
Non te lo dico mai
E i viaggi sono tanti
Ma so che tornerai
Però mi manchi
Mi manca quanto ridi
Fino alle lacrime
Peccato non ti vedi
E mi senti
Lo senti quanto manchi
Le labbra calde e i fianchi
E molto altro ancora
Che qui non posso dire
Ma questa notte
Mi manchi da morire
Mi manca
Quella tua leggerezza
Per affrontare il mondo
E anche la mia tristezza
Mi manchi
Mi mancano i tuoi occhi
Che sanno accarezzarmi
E illuminare i miei
Mi manchi
Non puoi sapere quanto
Sarà che non esisti
E allora io ti invento
Ti immagino e ti canto
E così
Mi pare che ci sei
E se non posso amare così tanto
E farmi amare, io
A cosa servirei
Mi senti
Non so come cercarti
Non so a chi domandare
Non smetto di aspettarti perché
Mi manchi
Ciao a tutti. Sempre Vicky!
Mantieni il bacio

Un bacio, o meglio il bacio, è l’inizio. Da quello senti, sai come andrà.
Spesso avrei dovuto evitare storie che sono iniziate e poi continuate con un certo fastidio. Alcune con vero schifo.
Nulla compensa il valore del bacio. Neppure il piacere di un orgasmo.
Dopo ho imparato e ora respingo.
Mi è venuta voglia di baciare, ma essendo single per ora ascolto questa bellissima canzone, che pubblico con questo commento a un post dell’amico blogger Macalderblog.
Buona notte!
Amici miei,
mi mancate. Per ora so dirvi solo questo.
Un abbraccio, sempre Vicky!
Now playing
Bravo Michele
Amici miei,
la musica può salvare, l’arte può darci una strada, un faro…
Sono in un lungo momento di “solitudine” interiore e non solo. Mi fa compagnia – qualche volta – la bella musica.
Perdonate la mia assenza. Sto imparando. Ancora.
Un abbraccio, sempre Vicky!
Il diario degli errori – Michele Bravi (2017)
Ho lasciato troppi segni
Sulla pelle già strappata
Non c’è niente che si insegni
prima che non l’hai provata
Sono andato sempre dritto come un treno
Ho cercato nel conflitto
La parvenza di un sentiero
Ho sempre fatto tutto in un modo solo mio
E non ho mai detto resta se potevo dire addio
Poche volte ho dato ascolto a chi dovevo dare retta
Ma non ne ho tenuto conto
Ho sempre avuto troppa fretta
Almeno tu rimani fuori
Dal mio diario degli errori
Da tutte le mie contraddizioni
Da tutti i torti e le ragioni
Dalle paure che convivono con me
Dalle parole di un discorso inutile
Almeno tu rimani fuori
Dal mio diario degli errori
Ho giocato con il fuoco
E qualcuna l’ho anche vinta
Ma ci è mancato poco
Mi giocassi anche la vita
Ho lasciato troppe volte
La mia impronta sopra un letto
Senza preoccuparmi troppo
Di cosa prima avevo detto
Ho guardato nell’abisso di un mattino senza alba
Senza avere un punto fisso
O qualcuno che ti salva
Ma almeno tu rimani fuori
Dal mio diario degli errori
Da tutte le mie contraddizioni
Da tutte le mie imperfezioni
Dalle paure che convivono con me
Dalle parole di un discorso inutile
Almeno tu rimani fuori
Dal mio diario degli errori
Almeno tu, almeno tu
Almeno tu rimani fuori
Dal mio diario degli errori
Meditazione dal libro della Sapienza
Dal capitolo 13 del libro della Sapienza (Bibbia)
“
Se sono colpiti dalla loro potenza e attività,
pensino da ciò
quanto è più potente colui che li ha formati.
[5] Difatti dalla grandezza e bellezza delle creature
per analogia si contempla il loro autore.
[6] Tuttavia per costoro leggero è il rimprovero,
perché essi forse s’ingannano
nella loro ricerca di Dio e nel volere trovarlo.
[7] Occupandosi delle sue opere, compiono indagini,
ma si lasciano sedurre dall’apparenza,
perché le cosa vedute sono tanto belle.
[8] Neppure costoro però sono scusabili,
[9] perché se tanto poterono sapere da scrutare l’universo,
come mai non ne hanno trovato più presto il padrone?
“
Nulla da aggiungere. Musica bella. Musica vera. Un abbraccio, sempre Vicky!
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