Brutta senz’anima.
Per parafrasare il titolo di un grande successo di Cocciante, ‘Bella senz’anima’, Vicky è ‘brutta senz’anima’. Passando oltre il lato fisico, circa la sua carente bellezza, vi parlerà del suo lato che spesso e volentieri si eclissa: l’anima perduta. Semmai ne avesse avuta una, questa vecchia Eva difettosa.
Come il brutto anatroccolo, come il gobbo di Notre-Dame, come il giudice nano di De Andrè Vicky si nasconde. Nasconde, a seconda del pensiero del suo interlocutore più vicino, lei usa la sua diversità per stare sul trono, per sminuire il prossimo, per essere orgogliosa, per chiedere tutto e non dare niente o poco più in cambio.
Non ama Vicky. Lei usa. Non soffre davanti alla sofferenza altrui: la sua è sempre più grande.
Riceve a volte sorrisi, a volte amore, a volte carezze… non è mai abbastanza per lei. Provoca l’annullamento, l’appiattimento, la scomparsa del suo prossimo che ama. Ed ecco la grande scoperta! Vicky smetterà di esistere! Dopo 46 anni di cazzeggio e tante persone perse durante il viaggio nella vita, non da ultima sè stessa più di una volta, è il tempo di crescere, di diventare Vincenza, quella che ha il nome di un’altra, non quello che le è piaciuto e che ha scelto all’età di 12 anni.
La chiave di tutto: non scegliere più.
In tanti finalmente potranno amarla, accarezzarla, parlarle come più piace loro. Vicky non c’è più! Deve solo imparare a lasciare posto a Vincenza, una persona mite, arrendevole, remissiva. Amabile. Dolce forse? Vicky non si è mai pensata così. Neanche quando gli uomini gliel’hanno detto.
Questa nuova Eva creata con tanti difetti fisici e non, è una svista del Padreterno… ma si lascerà plasmare e ri-creare. E mentre altri torneranno a vivere con Vincenza, Vicky finalmente potrà morire ed essere dimenticata… un brutto sogno.
Giù le armi quindi. Resa completa.
Ma… una domanda sola resta a Vicky alla fine della sua storia. E’ valso la pena esserci, lottare, piangere, stupirsi, scandalizzarsi, urlare dentro e sola mentre gli altri la guardavano come ognuno guarda al suo pezzo esclusivo?
Un carissimo saluto, usando la bellezza unica che conosce: la musica. Ciao Vicky.