Vincenza63's Blog

Conoscersi e parlarsi è un dono

Che cos’è la civiltà?


Cosa c’entrerà mai un banale carrello della spesa come quello sopra col concetto di civiltà? Ora ve lo spiego subito.

Per chi può metterci dentro qualche cosa non presenta nessun mistero, ovviamente. Non così per chi come me non lo può usare, perché ha problemi con le mani, perché deve farsi aiutare per prendere le cose dagli scaffali e poi metterle dentro il famoso carrello.

Dopo questo preambolo, vi racconto un aneddoto di ieri. Alla fine del disgelo durato più di una settimana, sono riuscita finalmente a uscire e prendere un po’ di aria, come se fossi stata agli arresti domiciliari per un po’ e potessi finalmente godermi un po’ di libertà.
Decido di andare al centro commerciale Fiordaliso a Rozzano (Milano) per fare un giretto e dare un’occhiata qua e là… come una cliente qualsiasi. Mi faccio aiutare da una persona a prendere delle cose e decido di avviarmi alla cassa.

Un errore imperdonabile! Sì, perché ‘quelli come me’ hanno le cosiddette casse dedicate con precedenza. Dove sta la civiltà in questo? Dal mio punto di vista la precedenza o preferenza deve essere una scelta, non un’indicazione suggerita da un cartello oppure da una cassiera affetta da eccesso di zelo. Perché dico questo?

Generalmente mi rifiuto di mettermi in coda a quelle casse, perché tutti mi guardano come se volessi fregare il posto a qualcuno e io mi sento di più una ladra che una cliente… occhi puntati addosso, sguardi di compatimento oppure incazzati per il suddetto posto fregato e così via. Per evitare questo uso qualsiasi cassa mi venga in mente, purché ci sia poco da aspettare (cosa che credo sia augurino tutti).

Un gentiluomo in fila davanti a me accompagnato dalla sua dolce metà si offre di cedermi il posto ed io, ringraziandolo per la sua gentilezza, mi avvicino alla cassa. Fin qui la civiltà la vedo completa. Viene offerto l’aiuto, se accettato o meno si ringrazia giustamente.
Improvvisamente la tempesta si scatena. La dolce signora si trasforma in ciclone rimproverando il pover’uomo di aver osato tanto, adducendo argomentazioni non richieste da nessuno, tantomeno da me. Il signore insiste, ma io a questo punto rifiuto la sua offerta e, nonostante l’umiliazione, mi rimetto in fila nella stessa cassa. Il mio senso di civiltà mi ha insegnato la nonviolenza, la speranza di essere un esempio più che un fiume di parole. La mia presenza parlerà più della mia assenza.

Effettivamente ottengo qualcosa. Anzi, più di qualcosa. La soddisfazione più grande è quella di rimanere lì, senza vergognarmi ma anzi, vedendo quanto si trova in difficoltà quella signora per giustificare la sua meschinità e mancanza di cortesia rispetto al marito, la rassicuro dicendole che non ho fretta, di stare tranquilla. La cosa che mi fa più ridere è il suo tentativo di entrare in sintonia con me nonostante il violento rifiuto raccontandomi di aver lavorato per ‘quelli come me’ per quattro anni. A chi importa? Mica ci vogliono le referenze per essere aggressivi e incivili!

Li osservo entrambi, mentre ripongono frettolosamente la spesa. Lui non ha più il coraggio di guardarmi in faccia. Guarda per terra.

Vanno via, senza neanche salutare. Guardo per terra anch’io, per controllare che non abbiano perso qualcosa nella fretta di uscire…

Il fiore all’occhiello di certi posti pubblici come supermercati, centri commerciali in genere, mercati rionali non dovrebbe essere la precedenza o preferenza, piuttosto un aiuto concreto da parte di volontari oppure di dipendenti che si dedicano a persone in difficoltà come me che devono comunque, come qualsiasi altro cliente, fare la spesa.

Questa per me è la civiltà!

Un pensiero a chi la spesa non può farla, perchè non può uscire di casa: io so!

Sì alla non-violenza! Sempre Vicky!

22 dicembre 2010 - Posted by | Esperienze, Persone | , ,

16 commenti »

  1. … il mondo è pieno di deficienti… che fare???? FREGARSENE!!! e cercare di vivere la propria vita il più dignitosamente possibile!!!!

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    Commento di jane | 22 dicembre 2010 | Rispondi

  2. Bè, corsie preferenziali per disabili motori, mi giunge nuova, e non ne capisco veramente il senso, se non quello pubblicitario e di immagine benefica.

    QUanto al resto, l’educazione civica fatica a entrare nella mente umana da un pò di tempo in quà.

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    Commento di simone | 22 dicembre 2010 | Rispondi

  3. Sempre bravissima tesoro di amica. COmplimenti

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    Commento di rosa | 22 dicembre 2010 | Rispondi

  4. Penso che possa essere utile per le persone che hanno problemi di salute, se non stai particolarmente bene, il fatto di non passare ore alla cassa, è certamente comodo.
    Ma si è arrivato a ciò perchè la nostra civiltà così emancipata ha rimosso del tutto la buona educazione.
    Mio padre lavorava sui tram, quando salivo con mia mamma, da quando ero piccola in poi mi ha sempre insegnato a cedere il posto alle signore in gravidanza, alle persone anziane o chi in quel momento ne avesse maggiormente bisogno. Come si chiama oltre che educazione civica, umanità? Non lo so, ma forse è ora di riscoprire la solidarietà.
    In tanti sensi, tanto anche quelli che fanno i “bauscia” prima o poi passeranno da quelle casse… quindi non vale la pena di essere un tantino più sensibili? Come dice Giobbe Covatta:”basta poco, che ce vò”.
    Vicky…. non sei contenta di aver suscitato la gelosia di una strega? Vuol dire che sei molto carina…….. un bacio

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    Commento di franca | 22 dicembre 2010 | Rispondi

    • Ahahah… grazie Franca! un bacio a te!

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      Commento di vincenza63 | 22 dicembre 2010 | Rispondi

  5. Per me la civiltà è vedere sparire dalla faccia della terra persone come quella signora e gentil consorte, non per mano dell’uomo ma di Colui che ci ha creato.

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    Commento di Pietro | 22 dicembre 2010 | Rispondi

  6. Indifferenza,Vicky, indifferenza. Baci

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    Commento di Peppe | 22 dicembre 2010 | Rispondi

  7. Ciao Vincenza, capisco il tuo punto di vista, dettato dalla dignità, ma non trovo niente di sbagliato nel riservare qualche cassa con precedenza; cioè, non lo trovo né civile, né incivile; è un fatto e personalmente non mi disturba.

    Per esempio, nei supermercati ticinesi, ci sono delle casse “veloci”, riservate a chi ha comprato al massimo 5 articoli, per evitare che chi ha comprato solo il pane, debba stare magari mezz’ora in fila ad aspettare; capita a tutti di fare la spesa grossa, come capita a tutti di prendere solo poche cose, quindi a dipendenza dal tipo di spesa che facciamo, a volte ne possiamo usufruire.

    Invece, la cosa che trovo assolutamente incivile – indipendentemente dalle sue motivazioni – è la reazione della poverina che stressa il suo compagno, ma avendo svolto volontariato per sei anni in una casa famiglia, con utenti tetraparaplegici, mielolesi, malati di sclerosi e per cinque anni in clinica psichiatrica, non mi stupisce affatto la reazione della tizia, poiché la mancanza di educazione e di sensibilità, è più diffusa di quanto si creda. Purtroppo!

    Un abbraccio…

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    Commento di Mario Circello | 23 dicembre 2010 | Rispondi

  8. VAI SEMPRE AVANTI VICKY…..SONO LORO LE NULLITA!!!

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    Commento di mary | 23 dicembre 2010 | Rispondi

  9. Cara Vicky, spero di non fare più di tanta confusione nel tentare di inserirmi nella discussione che te hai aperto con il tuo blog, perché intendo dire almeno due cose che in qualche modo ho recepito.
    Quando ti ho conosciuta, non sapevo dei tuoi problemi e sono rimasto sorpreso quando lo sono venuto a sapere guardando una tua foto sulla carrozzella, ma ancor di più sono rimasto meravigliato per la tua capacità di reagire a ciò, per te e per gli altri, quando ho potuto parlare con te.
    Sono rimasto in qualche modo “contento” che te al centro commerciale sia stata trattata come una persona normale a tutti gli effetti, perché io ti ammiro per la forza che metti per dimostrare che puoi fare le stesse cose che fanno “gli altri” e soprattutto che non ti vergogni.
    Ritengo l’abbattimento delle barriere architettoniche un segno di civiltà.
    Lo dovremmo estendere anche a tutte le nostre case……… Sarebbe meglio dei parcheggi riservati o delle casse dove ti danno la precedenza…. che tra l’altro non hanno mai funzionato.
    Un pensiero particolare a coloro che la spesa non possono farla perché non possono uscire di casa …… una società civile dovrebbe porsi questo problema, perché al di là di quello che possono fare i volontari, che sono favolosi, a queste persone và data una sicurezza come diritto.
    Si moltiplicano ogni giorno gli esempi di violenza come se ognuno di noi quando la mattina si alza dovesse trovare qualcuno più debole per scaricare su di lui tutte le sue insoddisfazioni ed altro…..
    Ed infine grazie per queste riflessioni che ci proponi, forse ci servono a comportarci un po’ meglio

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    Commento di remo | 23 dicembre 2010 | Rispondi

  10. Ok. ciao.

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    Commento di Gianfranco Malato | 23 dicembre 2010 | Rispondi

  11. Vicky, il lato positivo della medaglia è la gelosia della “strega”!!! 🙂 Qua il freddo è passato, ieri sera super nebbia che non vedevo un tubo… meno male che c’erano le luci antinebbia… ma… perchè quando cala la nebbia nel cervello della gente non ci sono rimedi???? un bacio!

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    Commento di Mario | 23 dicembre 2010 | Rispondi

  12. Ahahah:))) Sono d’accordo on Mario qui sopra: la “signora” in questione ha avuto un attacco di gelosia, povera tapina:)))
    Invece, invidio il suo autocontrollo. Io non sarei stata in grado…

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    Commento di Arianna | 23 dicembre 2010 | Rispondi

  13. Forse, più che di civiltà, si tratta di una mancanza di educazione. Fenomeno questo sempre più diffuso, purtroppo.
    Tanti auguri, Vincenza. :-))

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    Commento di Paolo Menelao | 24 dicembre 2010 | Rispondi

  14. Cara Amica,
    io sono stato sempre sincero nella vita, anche questa volta devo essere coerente con me stesso:
    Non merita commento il comportamento della “signora” acida e segnata dal male, ma merita un commento il tuo comportamento.
    Devi utilizzare le casse a Voi dedicate senza porti domande di alcun genere e fregartene se qualcuno ti guarda incazzato, anche perchè, se ti rifiuti di utilizzare le casse dedicate non dovevi accettare neanche il posto dei due stronzi di turno.
    Vivi la tua vita senza problemi inutili.
    Un saluto affettuoso, un abbraccio e Buon Natale Amica mia. Giacomo

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    Commento di Giacomo | 24 dicembre 2010 | Rispondi

    • Caro Amico mio,
      sono d’accordo: mai porsi problemi inutili!
      Un abbraccio Giacomo.

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      Commento di vincenza63 | 26 dicembre 2010 | Rispondi


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