Ricordo le canzoni
Dedicato a te, Cristina Baroni, che dal balcone sopra il mio mi hai fatto divertire, cantare, tornando bambina spensierata.
Ho sognato grazie a Dio e a te che potrebbe davvero andare tutto bene, magari con l’auspicio di un arcobaleno.
Tu già sei lì e continui a intonare il tuo “Azzurro” .
Ti siamo debitori di una grigliata condominiale in giardino. Perdonami.
Arrivederci. Ci manchi.
Credo proprio che i versi scritti dal mio amico Daniele Corbo siano pennellati su di te.
Un abbraccio a te,
sempre Vicky!

Noi cantavamo dai nostri balconi,
convinti che sarebbero venuti giorni migliori,
ma noi uomini del nostro tempo
ora abbiamo smesso di cercare il bello
abbiamo deposto le note nelle bare
e ci siamo nascosti dietro le mascherine
illudendoci che un arcobaleno avrebbe cancellato tutto.
La natura non si è mai fermata
ed ha pensato di fare a meno di noi,
le case silenziose incoraggiavano gli animali,
ma poi siamo tornati più affamati e crudeli,
veri lupi immemori di tanto dolore,
i cattivi più assetati ed i sensibili più spaventati.
Adesso mi affaccio alla finestra
ed osservo le imposte chiuse,
l’isolamento è finito ma siamo di nuovo soli
nessuno canta più sul balcone,
tacciono anche le anime assorte
io ho smesso di sognare la morte
disilluso su un mondo fatiscente
voglio ancora sperare nella gente.
Daniele Corbo
Immagine: Flowers on balcony (Diana Encea)