E dai… Basta!

Ma io dico, voglio rilassarmi un po’ dopo una giornata abbastanza difficile e mi metto a cercare su Raiplay un film che mi distragga o mi faccia pensare un po’ ad altro dal covid-19.
E così leggo “Pericle il nero“. Mi preparo a un film drammatico, vista la sinossi, o a un film d’azione e invece…
Poco dopo i titoli iniziali del film chi ti appare in un “bel” primo piano? Riccardo Scamarcio che sodomizza un uomo. E non è una scena di piacere, ma di violenza. Uno che “di mestiere fa il c… alla gente”.
Era proprio necessaria?
Fine recensione. Scamarcio? CIAONE!
Pollice verso. Sempre Vicky.
Quello che non c’è
Amici miei,
stasera ho rivisto per l’ennesima volta il film “Gli ultimi saranno ultimi” di Massimiliano Bruno con Paola Cortellesi e Alessandro Gassman.
Un film intimista che mi pone in uno stato d’animo e mentale di disagio, dubbio… DOMANDE.
Come andrà avanti questa crisi, ce la farà l’essere umano a ritornare alla vita, all’umana debolezza che prende il posto alla violenza della sopraffazione sociale e fisica?
Un testo che anche oggi SCAVA.
Buon ascolto, sempre bella musica, sempre Vicky!
QUELLO CHE NON C’È – Afterhours
Ho questa foto di pura gioia
E’ di un bambino con la sua pistola
Che spara dritto davanti a se
A quello che non c’è
Ho perso il gusto, non ha sapore
Quest’alito di angelo che mi lecca il cuore
Ma credo di camminare dritto sull’acqua e
Su quello che non c’è
Arriva l’alba o forse no
A volte ciò che sembra alba
Non è
Ma so che so camminare dritto sull’acqua e
Su quello che non c’è
Rivuoi la scelta, rivuoi il controllo
Rivoglio le mie ali nere, il mio mantello
La chiave della felicità è la disobbedienza in sè
A quello che non c’è
Perciò io maledico il modo in cui sono fatto
Il mio modo di morire sano e salvo
dove m’attacco
Il mio modo vigliacco di restare sperando che ci sia
Quello che non c’è
Curo le foglie, saranno forti
Se riesco ad ignorare che gli alberi son morti
Ma questo è camminare alto sull’acqua e
Su quello che non c’è
Ed ecco arriva l’alba
so che è qui per me
Meraviglioso come a volte ciò che sembra non è
Fottendosi da se, fottendomi da me
Per quello che non c’è
(immagine dal web)
Oggi ho alzato le vele
Rivedere il mattino. Non da un letto ma per strada.
Incontrare persone e non solo gente.
Sentire la gioia delle preghiere di ogni giorno.
Avere sogni…
Piccole cose.
Una visita agli anziani a Milano.
Antonio mi ha pesato oggi…un chilo in più! È gentile, Antonio.
Oggi sto sorridendo. Mi viene dal cuore. È contagioso.
Un pranzo alla mensa dipendenti e ospiti tocca il mio profondo. Ramona pranza con me.
Con semplicità. Con gentilezza. Ho seminato empatia e oggi mi sento ricca. Dio è grande!
Sento l’amore della mia vita. Vorrei accorciare le distanze. E non parlo di quelle fisiche. Le scrivo messaggi affamati di cuore. Cipi”, è meraviglioso averti.
Ed esserci anche per te.
Sono al cinema. Mi godo da sola in sala una commedia divertente.
Nell’attesa bevo un cappuccino. Prendo un muffin al cioccolato per la mia piccola. E un piccolo regalo per il suo amore.
Oggi i cambiamenti nella mia vita sembrano donarmi enorme serenità.
Mi sento pura. Rinata.
Vado incontro alla serata con le vele spiegate.
Mi sto gustando l’attesa.
Sulla strada verso casa. Sempre Vicky!
Serata Kill Bill
E dopo la cena con mia figlia – mio tesoro e capolavoro di Dio – chiudo la serata con una maratona su Paramount Channel con Kill Bill 1 e 2.
Un po’ forti e surreali ma… stasera servono.
Buona notte. Sempre Vicky.