Lettera ai Romani

Lettera di San Paolo ai Romani (Rm 8, 14-18)
[14] Tutti quelli infatti che sono guidati dallo Spirito di Dio, costoro sono figli di Dio.
[15] E voi non avete ricevuto uno spirito da schiavi per ricadere nella paura, ma avete ricevuto uno spirito da figli adottivi per mezzo del quale gridiamo: “Abbà, Padre!”.
[16] Lo Spirito stesso attesta al nostro spirito che siamo figli di Dio.
[17] E se siamo figli, siamo anche eredi: eredi di Dio, coeredi di Cristo, se veramente partecipiamo alle sue sofferenze per partecipare anche alla sua gloria.
[18] Io ritengo, infatti, che le sofferenze del momento presente non sono paragonabili alla gloria futura che dovrà essere rivelata in noi.
Una fonte di forza e di verità. Il soffio dello Spirito che rinnova ogni cosa e dona la vita!
Vi abbraccio, amici miei! Sempre Vicky!
Dedicato ❤
Selezione naturale?
Renato Guttuso 1965 – Mano del Crocifisso
Amici miei,
quello che segue è il commento che ho lasciato a questo post gli untori pubblicato sul blog di Elisa Falciori, che di solito apprezzo per le sue poesie.
Dal testo e dai commenti emerge come l’impressione di un destino segnato per alcuni (Cristo compreso?) voluto e/o quale conseguenza di una selezione naturale che, anche ai nostri tempi, salva solo i più forti. L’ho sentito dire e l’ho letto anche a proposito del coronavirus…
Vi lascio al testo da me appena letto. Spero ancora che la mia sensibilità si sia sbagliata e chiedo a voi lumi.
“Gli untori – di Elisa falciori
Passano, toccano, vivono
ridono, innocenti e pericolosi.
Ti salutano, sputacchiano
ti abbracciano e ti donano
nuovo Dna e antiche paure
o l’occasione per rinascere
ad abitudini consolidate
alla tua noia.
Ma allora parlami fratello
mutami fratello e rinnovami.
Anche se a volte
non potrò raccontarlo
forse sarò più forte
forse sarò più umano
forse solo più cattivo
oppure diventerò roccia
perché così dura il mondo
perché così resiste la specie
così è da sempre l’evoluzione.
I forti restano, gli altri muoiono.
E gli untori?
Ah, quelli sono immortali.”
Il mio commento:
“Non apprezzo la tesi della selezione naturale. I deboli vanno difesi. E non abbandonati e lasciati morire.
Che umanità è questa?
Anche il Cristo di Guttuso è morto.
La storia racconta che non si è trattato di selezione naturale.
Il chiodo conficcato neppure.
Questo è quanto.
Spero ancora di aver capito male, Elisa.”
Un po’ disorientata. Ascolto musica bella. Dedicata. Sempre Vicky!
Lo chiedo agli alberi
Amici miei,
ho scoperto di recente una realtà di vita che mi ha fatto tremare il cuore e ci ha lasciato entrare gioia e speranza: è Romena.
Un luogo, delle persone, una vita credibile e possibile.
Poichè la similitudine con l’albero me la sento addosso e dentro, per ora lascio parlare questo brano anche per me.
Come restare immobili
Fra temporali e fulmini
Invincibili
Che le radici sono qui
E i loro rami danzano
All’unisono verso un cielo blu
E d’inverno i germogli gelano
Come sempre, la primavera arriverà
E non riesci a fermar le lacrime
Già domani un bacio di sole le asciugherà
Come restare umile
Se la ricchezza è vivere
Con due briciole
Forse poco più
“Noi siamo nate libere”
Cantando in pace ed armonia
Questa melodia…
Un abbraccio, sempre Vicky!