Una lettera per me
Ecco cosa mi scriverò andando avanti con la età!! “Allora, mia cara, quando invecchierai … Non insegnare mai niente a nessuno. Anche se sai per certo che avrai ragione. Ricorda quanto ti ha infastidito una volta. E tu stessa hai seguito il consiglio dei tuoi anziani? Non cercare di aiutare se non ti viene chiesto. […]
Una lettera per me
Amici miei,
Pubblico con estremo piacere questo post di Sara dal suo blog Melodie stonate.
Avrei voluto scriverlo io questo pezzo che condivido assolutamente.
Buona notte e buona lettura. Sempre Vicky!
Una dedica e un abbraccio:
Vicky
Eccomi! Oggi dopo mesi mi sono presa cura di me.
Spesso basta poco. Un taglio di capelli, un colore nuovo.
Guardarsi e piacersi.
Sono io, sempre Vicky!
Riva
Riva
Come il bordo
di un foglio azzurro
generato dal cielo
prima che fosse pensato
resto
seduta in riva
osservo i flutti
mai uguali
eterna eco
sono io
profilo di donna
seduta
linea sinuosa su cerchi
voglio
immergermi in te
io finalmente uomo
tu docilmente donna
bagnami
anch’io acqua e sale
scioglimi
e rendimi leggera
tuo elemento
da sempre
libera
voglio urlare
il silenzio del mio dolore
i sussurri del mio piacere
abbandonami
sulla riva
finchè torni mare
Il mio elemento. Sempre Vicky.
Le mani.
In questa sera di silenzio, attesa, un po’ di nostalgia mi sono ritrovata.
Questa sono io. Mi presento agli amici follower, blogger e lettori che mi accompagnano da poco in questo bellissimo viaggio.
Sempre Vicky.
C’era una volta… la mia storia. La racconto senza rispettare una cronologia, attraverso le mie mani, come la direbbe una persona che amava cantare e alla quale hanno rubato la voce o solo il fiato… Questa è stata sostituita in parte dai segni, ma quali di questi sa e può esprimere emozioni? Ho perso le parole… ho perso le mie mani. Percorro insieme a te che leggi questo viaggio. Ogni tanto mi guarderò alle spalle, oppure con un balzo in avanti.
Non avercela con me. Perchè tu e io siamo il viaggio. Il più difficile. Il più bello.
Sali, voglio parlarti di alcune cose in libertà, senza aver paura di giudizi oppure solo per dirti che io non sono solo quella che vedi, ma che ho avuto un passato e desidero un futuro proprio come te… solo che vorrei spiegarti che ci sono cose che non potrò più dirti con le mani…
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V come Vicky
(Google)
Accontentarmi non è arrendermi,
è mettere ordine tra gli obiettivi della mia vita.
Darmi tempo.
Lasciarmi fuggire da alcune schiavitù.
Non è paura.
Le viltà di questo tipo
le ho cedute ai grandi della Terra.
Darmi spazio.
Non ce n’è per me a questa grande abbuffata.
Non è vergogna.
È solo che voglio vivere,
nel timido e gioioso nascondimento
che mi piacerebbe essere
e che mi cucio addosso sulle mie ferite.
È che sono fatta anche così.
Ubriaca di vita, eppure assetata.
In corsa verso l’alba che non tramonta eppure ferma.
Ho sete d’aria,
ho fame d anime salve.
Teniamoci stretti, mio scoglio umano.
Il mare dentro urla le sue onde,
attraversando me
bagnando e consumando l’amoroso te.
Mi scopro fragile. Sempre Vicky!
La mia “donna”
(quello a destra era il mio tavolo da cucina, che aveva anima)
La mia donna è un uomo. Sensuale. Unica. Sa raggiungere pieghe mie misteriose, oscuramente vibranti. Lei sa dire “Ti amo” come nessuna. Il tavolo lo sa. C’era.
Leggendo e bevendo le parole che emergono da lei mi sento il suo vero e unico uomo. Desiderato, corteggiato, posseduto, delicatamente invaso di lei.
Lei e io. Non c’è più condizionale. Solo il presente. Bello. Completo. Innocente. Pulito.
Vorrei
Vorrei esser donna per te,
e tu che fossi l’uomo.
Vorrei esser fragile,
per sentirmi sicura tra quella braccia calde.
Vorrei avere te nell’intimo
per esser soddisfatta
della tua dolce forza.
Vorrei vestirmi di trine e pizzi colorati,
per eccitare il desiderio
più impudente.
Vorrei questo, e tanto altro…
Vorrei i sogni e le paure,
e le parole che mentre sono nuda
solo tu sai dire.
P.A. 2016
Nulla da aggiungere.
Grazie, “Paola”, mia.
Sempre tua, Vicky.
Vicky è
Eccola.
Regina senza corona eppure seduta su un trono. Il suo regno: senza confini, né di spazio né di tempo. Sola. Nessuno ai suoi piedi. Nessuno da cui dipenda. Il suo corpo appartiene a qualcuno solo per lo stretto necessario. Il tempo di essere lavato, vestito, accudito. Diverso è il tempo dell’amore, dell’amicizia, della conoscenza in tutti i suoi aspetti. Senza pregiudizi. Senza. Il prezzo pagato è stato molto alto e continua a crescere giorno per giorno. Parallelamente cresce il credito in amore, oro incorruttibile. Quello che tutto comprende, ma proprio tutto e tutti… leggetevela tra le righe la verità su di lei. Alcuni la sanno, veramente pochissimi…
Dicono di lei…
Vicky è dolce. La prima cosa che mi viene in mente è il suo modo di accogliere le persone, il suo modo di parlare, quella erre vagamente moscia che qualcuno dice affascini. È così! Comincia dallo sguardo. Si irrora fino alla punta delle sue dita ferme. Attraversa il seno, il tronco come una piena delicata e leggera, filtrata appena dal suo cervello. Ora gli occhi non servono più. Serve il contatto, con le amiche come anche con gli amanti, la dolcezza non si risparmia. È lo zucchero che rimane sul fondo della tazzina dopo un caffè bevuto velocemente… ti viene solo voglia di essere bambino per poterla leccare con un dito… se solo non ti vergognassi. Prendila, è un regalo.
Vicky è forte. A volte si sente un uomo e questa forza prepotentemente si accanisce su di lei fino a trasparire verso chi la conosce più intimamente e ha giocato con lei il gioco nuovo. È una questione di energie che si fondono e si scontrano, secondo la disponibilità di chi la incontra e la vuole conoscere veramente. La prima volta che è successo si è spaventata. Non sapeva che esistesse una forza simile dentro di sé da qualche parte di cui ignorava l’esistenza. L’uomo che è in lei l’ha posseduta prima di chiunque altro…
Vicky è sensuale. Oserei aggiungere è sensibile. Sono due cose apparentemente diverse, ma se voi lo conoscete almeno un po’ sapete che l’una è la fonte dell’altra, l’una non esiste senza l’altra… sarebbe come porgere un dono, attendere con impazienza e ansia bella che venga scartato per poi scoprire d’un tratto sul viso deluso del destinatario che nel pacco non c’è nulla. Che cos’è la sensualità in questo caso, nel suo caso? Riguardo la foto… il mare amato è tutt’uno col suo corpo, il sorriso potrebbe essere malizioso perché è anche così Vicky. Abbiamo detto che si “sposa” con la sensibilità. I brividi che percorrono la pelle e quelli che attraversano il suo corpo hanno la medesima fonte: la sua mente. L’eros non è pensabile fuori da un corpo, non necessariamente o non esclusivamente materiale. Il suo pensiero ha un’anima.
A quello esposto su si possono aggiungere innumerevoli qualità così come parecchi difetti. Questo è applicabile a tutti, certamente… ma…oggi lasciatemi parlare solo di lei, giusto un pochino.
“All that you create”… Sempre Vicky.
Calice
(Google)
Ho atteso. Lunghi mesi di fatica.
Me li hai donati.
Piacere.
Ti tocco. Ora tu sei mani.
Reggi questo tempo.
Entralo.
Ti scorro. Cera.
Linea e spirale.
Fondi.
Ora posso bere.
Celebrarti.
Nostro rituale.
Platea zero.