Fragilità
Amici miei,
non voglio aggiungere altro.
Dina, ti abbraccio in Spirito e Verità.
Sempre Vicky! ❤
La mia corazza inizia ad avere ammaccature profonde.
Sì.
Proprio davanti al torace.
Sono fragile. Ogni giorno mi sento sempre più vulnerabile.
Il tempo mi fa affezionare ai miei pazienti. È inevitabile.
Ma lavorare accanto a chi soffre, a chi fatìca a prender fiato, a chi è demoralizzato per non aver accanto i propri famigliari, sta sfogliando e scolora lentamente, come fa l’autunno con le foglie, gli strati della mia armatura.
E così, assisto al messaggio vocale, che un mio paziente, m’invita a riascoltare, con la sua nipotina.
“ Nonnino, quando torni a casa? Mi mancano tanto i tuoi abbracci . Qui, a casa, mamma e papà non mi sanno abbracciare come sai fare tu!”.
Io ci provo. Non voglio piangere.
Ma poi Aldo si commuove. Il suo vicino di letto, pure.
Ed io, mi sciolgo.
Devo cambiare la flebo, ma si appanna tutta la visiera.
Respiro a fatica. Sudo.
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Riflessioni personali……..perchè la polizia non perquisisce il parlamento? Ovvero: non è successo niente.
Cari amici,
vi invito a leggere quanto pubblicato dall’amico blogger Nico, che in questo post racconta l’amarezza di un insegnante dopo una perquisizione nella sua classe da parte di una squadra antidroga.
Ricordo Marco Pannella dire:”Siamo in uno Stato di Polizia” e lottava a modo suo contro il regime.
Si sbagliava?
Stiamo diventando vittime del terrorismo psicologico che si traveste dietro la difesa dal crimine e la garanzia della sicurezza dei cittadini.
Quali cittadini?
Quelli che eravamo, quelli che saremo?
Con amarezza e tanta solidarietà, mentre ascolto musica, sempre Vicky!
Idolatria
Io – Niccolò Fabi
Non sarà mica l’ego l’unico nemico vero di questo universo?
Non sarà certo questo piccolo pronome il centro di ogni discorso?
Io che mi sveglio la mattina presto, io
Io che lavoro sempre tutto il giorno, io
Io sono quello che è nei miei panni
Io sono quello che ogni volta paga i danni
Io solo soffro io solo sono stanco
Io solo cerco di calmare il tuo tormento
Io che mia madre non mi ha mai capito
Io che mio padre non l’ho mai stimato
Io
Non sarà mica l’ego l’unico nemico vero di questo universo?
Non sarà certo questo piccolo pronome il centro di ogni discorso?
Tu non capisci la mia situazione
Tu non rispetti la mia condizione
Tu non ti sforzi non mi incoraggi
Non accompagni mai nessuno dei miei viaggi
Io non mi sento mai gratificato
Io non mi sento mai realizzato
Io sono sempre pronto a perdonare
Io sono sempre pronto a rinunciare
Io
Non sarà mica l’ego l’unico nemico vero di questo universo?
Non sarà certo questo piccolo pronome il centro di ogni discorso?
No, non è un mestiere mio
assomigliare a Dio
per quanto bella sia l’idea
si, si chiama egomania
la nuova malattia
di questa società dell’io
Mi preparo ad andare al suo concerto a Bergamo domani. Non lo conoscevo, questo testo. Provo a pensare dentro di me. Lascio decantare… Mi piace farlo. Il clima di oggi aiuta.
Sempre Vicky!
Quote Challenge #3
Invitata al Quote Challenge, ho accolto e risposto con il linguaggio più vicino al mio cuore, la musica.
Le Regole per poter partecipare sono semplici :
- Fare tre post in tre giorni (non necessariamente consecutivi)
- In ogni post scrivere tre citazioni scritte da te, oppure le puoi scegliere da libri, film, canzoni .
- In ognuno dei tre post invitare tre bloggers.
Giorno n. 3
1.
“Here I am here I am, waiting to hold you”
(Song to the siren – Tim Buckley)
2.
“Let’s do some living and after love die”
(Wild horses – The Rolling Stones)
3.
“Dear Mister ‘I’m-too-good-to-write-to-fans’ this’ll be my last package I never send your ass!”
(Stan – Eminem feat. Elton John)
I tre bloggers che invito, sperando che lo gradiscano, sono:
The World according to Dina, Mela Kiwi Limone e Farfalla leggera.
Spero di non avervi annoiato e che i brani vi piacciano. A presto, sempre Vicky!
Desi
Ti voglio bene,
oggi, qui, ora,
per come sei
così come sono.
Non abbiamo alcun luogo sicuro
se non il nostro cuore.
Uno scrigno misterioso
che se aperto dona sè stesso
facendosi aria
per raggiungerti,
per non farti più perdere,
per non restare sola
col mio eterno io.
Ravenna non è poi così lontana…
Sempre Vicky!
2014: il viaggio continua
(Google)
Proprio così!
Dopo aver vissuto il 2013 come un viaggio un po’ diverso, in parte fatto in due – magari ognuno nel suo viaggio come direbbe Vasco Rossi – per il resto da sola come da un po’ di anni a cicli alterni, con altrettanta alterna soddisfazione… non mi resta che augurarmi che augurarvi un 2014 pieno di nuovi obiettivi da raggiungere, sogni da fare, visioni da inseguire.
E perché no? Nuovi amori, nuove amicizie, nuovi orizzonti di conoscenza.
Questo è quanto vorrei succedesse nelle nostre vite, così lunghe e così brevi allo stesso tempo! Restiamo in contatto, compagni di viaggio virtuali e non, vorrei tanto che aumentassero le “vicinanze dei corpi” oltre a quelle di menti e cuori con molti di voi. Questa è una delle mie visioni che inseguo! Potere incontrare di persona il maggior numero possibile dei miei amici virtuali, per far circolare sempre di più il bene, il positivo, l’intelligenza e per ultimo ma non per importanza l’amore.
Vi abbraccio tutti in attesa di farlo davvero!
Sempre Vicky!
Tubino nero
Se penso a una strada da percorrere, fatta di curve, rettilinei, salite, discese, gallerie… sono io. Sono un tubino nero. Indossato da Vicky, sarò il suo.
Non più grassa, non così magra da portarlo come tante modelle. Alla soglia dei suoi cinquant’anni si sente pronta a un nuovo gesto di femminilità: indossare dopo almeno 18 anni una gonna, un vestito, qualcosa che la faccia distinguere fisicamente ma soprattutto un simbolo da sempre, un tubino. Da portare assolutamente con quelle Dr. Marten’s che le piacciono da sempre. Un contrasto che le assomiglia molto. Assolutamente.
Ha sempre guardato a quelle donne anni ’50 eleganti, semplici, essenziali eppure così sexy! Si sentirà all’altezza guardandosi allo specchio?
Sì, ora sì. Oh, lo sa che un vestito è solo un oggetto ma… proviamo a raccontarlo.
(Google)
Un vestito simile è ciò che più riconduce l’immaginazione e la fantasia all’idea di mani che toccano, sfiorano, percorrono pelle. Poi occhi che seguono prima le sue movenze sul corpo poi che desiderano essere tessuto. Qualsiasi, purchè ci sia contatto. Infine dilettarsi con il fruscio dell’abito sul proprio corpo o su quello altrui. E’ una festa dei sensi. Tutti. Anche quelli sconosciuti a chi non ne fa esperienza. Vedere e sentire una zip che sale oppure scende può diventare un gioco bellissimo.
La seduzione è arte. Un abito può diventarne veicolo. Il corpo protagonista assoluto. Inteso nel senso più ampio del termine. Vicky lo sa. O meglio l’ha sempre saputo e sognato ma non si è mai sentita in sintonia col suo aspetto.
Ora che vive e si muove nel mondo con un corpo “diverso” si sente perfetta e finalmente pronta. Non è vanità. E’ consapevolezza.
Bella sensazione!
Sempre Vicky!
La felicità è il presente.
Questo il titolo del mio ultimo pezzo nella rubrica su:
http://www.le-cercle.it/viewRubrica.php?id=28
Il mio viaggio dentro e fuori di me prosegue, in certi momenti da sola e in altri no, per fortuna.
Spero vogliate continuare a tenermi compagnia. E io ci provo. Un caro saluto, sempre Vicky.