Mi manchi
Mia madre diceva ogni giorno: “Un giorno in più che mi avvicino a Lui”.
Io diventavo triste e lei mi consolava a modo suo dicendomi: “Eh, prima o poi succederà”.
È arrivata alla sua meta da più di cinque anni e mezzo, lasciandomi 88 anni e più di vita insieme, utero e cuore esclusi.
Mamma, dimmi, sei felice?
È un giorno un po’ così… Sempre Vicky.
Luna Fortuna
In questa giornata fatta di sentimenti misti, a cavallo tra malinconia e tristezza, ascolto e assaporo questo brano fatto di colori, sapori, odori, immagini e suoni capaci di appagare ed affamare i sensi prima e sedurre e incantare l’anima poi.
Buon ascolto e profondo piacere, sempre Vicky.
LUNA FORTUNA
Notte calda come tante in mezzo al fiume che canta
Aria piena del barlume di un lume fioco in distanza
E di lucciole sfuggenti con cui la notte si ammanta
E si ammanta di fantasmi, o di un ricordo lontano
Mentre al buio della notte che mi trascina per mano
Cerco i segni delle piante che mi circondano piano
Piano, all’ombra della notte, mi sembri fatta di fumo
Sento appena il tuo calore ed il tuo strano profumo
Con l’odore del tuo corpo e in questo io mi consumo
Ma dal monte all’improvviso spunta la bianca luna
E ogni cosa in un istante schiarisce e non è più bruna
Questa luna esagerata ci procurerà fortuna
La fortuna di un amante è un fiore d’esile stelo
Una favola inquietante, fugace e fragile velo
Il respiro di un istante che scomparirà nel cielo
Cielo e luce all’infinito come se fosse di giorno
Mondo magico e fiorito che mi risplende d’intorno
Io ti sfoglio con le dita e indovino il tuo contorno
Il contorno del tuo corpo ora si è fatto reale
È qualcosa bianco e vero, bello da far quasi male
E si insinua in un pensiero che all’improvviso mi assale
Contro il cielo trasformato sorride un’altra luna
Ma io so qual è la vera, l’altra non è più nessuna
Questa nuova luna piena mi procurerà fortuna
Artigianato Milano Rho 2017
(immagini dal web)
Ci sono stata mercoledì e dopo Puglia (per l’assaggio e l’ordine di olio), Sicilia (per mangiare in compagnia un arancino meraviglioso, una panella con milza, limone e pecorino mai provata prima) e Sardegna (per ammirare una moltitudine di minerali e cristalli), mi sono immersa in Africa. La “mia” Africa.
Una scorribanda emozionale attraverso Marocco, Tunisia, Senegal, Rwanda, Madagascar, Etiopia, Capo Verde, Egitto…
Uno dei momenti più toccanti è una danza accompagnata dal ritmo incalzante dei tamburi. Mi scorrono lacrime. Non so il perchè. O forse sì.
Sono un’italiana con un’anima nera, che si commuove girando per gli stand come fosse a casa propria e si sente a casa tra gente che parla lingue familiari nel suono e sconosciute nel significato.
Sempre bello come “tornare a casa”. Il mondo, certo mondo è la mia casa.
Sempre Vicky!
Io e una mela
Io non corro eppure volo, così come fa la libellula che esce e nasce dolorosamente dal bozzolo. Entro ed esco dalla vita ogni giorno, raggio di sole o di luna. La musica, espressione del pensiero di Dio e dell’Io, è la lucciola che guida i miei passi immaginari.
Io sono la mela.
La realtà? Chi morde la mela lo sente.
Dio pensa. E io, immenso puntino nell’Universo, viva da sempre e per sempre nella Sua mente, mi elevo fino all’Altissimo pensandolo, in quella mela come nel grembo della vita.
Io sono il seme.
Torno alla terra dalla quale sono venuta, abbracciata da incalcolabili Parti di polvere, illuminata ed eternamente riscaldata dal sole dell’Amore ricevuto e non trattenuto.
Io sono.
Il testo (Claudio Rocchi)
Quando stai mangiando una mela tu e la mela siete parti di Dio,
Quando pensi a Dio sei una parte di ogni parte e niente è fuori da tutto
Quando vivi tu sei un centro di ruota e i tuoi raggi sono raggi di vita;
puoi girare solo intorno al tuo perno o puoi scegliere di correre e andare
Quando dormi tu sei come una stella e il respiro è come fuori dal tempo;
Quando ridi è come il sole sull’acqua, sai che farne della vita che hai
Quando ami tu ridoni al tuo corpo quel che manca per riempire un abbraccio,
Quando corri sai essere lepre e lumaca se hai deciso di arrivare o restare
Quando pensi stai creando qualcosa, illusione è di chiamarla illusione,
Quando chiedi tu hai bisogno di dare, quando hai dato hai realizzato l’amore.
Quando gridi la realtà non esiste hai deciso di essere Dio e di creare.
Quando chiami tutto questo reale hai trovato tutto dentro ogni cosa.
Quando ho ascoltato questo brano sono stata rapita e ho provato l’emozione di essere irrigata da una lacrima e dal pensiero di sentirmi viva pur annegando in ombre di morte fertile.
Così quando si rivive una persona che credevi persa. Buon compleanno, mamma! Ovunque tu sia, là sono pure io.
Sempre tua, sempre Vicky!
Vicky e le feste 2013
Un abbraccio virtuale agli amici e conoscenti lontani che, vi assicuro, vale quanto uno reale da parte mia!
Vi auguro giorni illimitati di serenità e gioia nella quale anche io possa trovare un piccolo posto…
Preparo il cuore al futuro con uno sguardo grato al passato.
Come piccolo regalo uno dei miei brani preferiti di Vinicio Capossela…
stupendo da ascoltare a qualsiasi ora e in qualsiasi circostanza.
Sempre Vicky!
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