Il silenzio
Ci sono brani che non hanno tempo e che ascolterei fino a farli entrare sotto la mia pelle, fin dentro al cuore.
È il caso di “La voce del silenzio“.- di Mogol e Paolo Limiti.
Ieri l’ho ascoltata in questa versione eseguita da Manuel Agnelli e Diodato.
Non so che ne pensiate voi, amici miei… Io la sto ascoltando ancora adesso ❤
Buona serata, sempre Vicky!
Quello che non c’è
Amici miei,
stasera ho rivisto per l’ennesima volta il film “Gli ultimi saranno ultimi” di Massimiliano Bruno con Paola Cortellesi e Alessandro Gassman.
Un film intimista che mi pone in uno stato d’animo e mentale di disagio, dubbio… DOMANDE.
Come andrà avanti questa crisi, ce la farà l’essere umano a ritornare alla vita, all’umana debolezza che prende il posto alla violenza della sopraffazione sociale e fisica?
Un testo che anche oggi SCAVA.
Buon ascolto, sempre bella musica, sempre Vicky!
QUELLO CHE NON C’È – Afterhours
Ho questa foto di pura gioia
E’ di un bambino con la sua pistola
Che spara dritto davanti a se
A quello che non c’è
Ho perso il gusto, non ha sapore
Quest’alito di angelo che mi lecca il cuore
Ma credo di camminare dritto sull’acqua e
Su quello che non c’è
Arriva l’alba o forse no
A volte ciò che sembra alba
Non è
Ma so che so camminare dritto sull’acqua e
Su quello che non c’è
Rivuoi la scelta, rivuoi il controllo
Rivoglio le mie ali nere, il mio mantello
La chiave della felicità è la disobbedienza in sè
A quello che non c’è
Perciò io maledico il modo in cui sono fatto
Il mio modo di morire sano e salvo
dove m’attacco
Il mio modo vigliacco di restare sperando che ci sia
Quello che non c’è
Curo le foglie, saranno forti
Se riesco ad ignorare che gli alberi son morti
Ma questo è camminare alto sull’acqua e
Su quello che non c’è
Ed ecco arriva l’alba
so che è qui per me
Meraviglioso come a volte ciò che sembra non è
Fottendosi da se, fottendomi da me
Per quello che non c’è
(immagine dal web)