Il perdono: prove pratiche
Signore,
aiutami a perdonare chi mi sta più vicino
Stasera voglio perdonare
la persona che si prende cura del mio corpo,
della mia casa, delle cose che mi appartengono.
Non sento alcuna empatia,
mi sento un oggetto e così
vale anche per i miei familiari che amo.
Insegnami ad apprezzare e poi a correggere
se è giusto secondo il cuore
e non la rabbia e l’orgoglio,
donami un animo generoso che fa il primo passo
e non risparmia un saluto e un sorriso.
Fa che questo tuo seme germogli
e per ogni foglia si sviluppi un ramoscello
e così poi un albero,
alla cui ombra tutti possiamo sederci
nella tua pace
Amen.
Un abbraccio, sempre Vicky!
Una somma di piccole cose – Niccolò Fabi
Il sorriso regalato a quel passante
Un paragrafo di una pagina qualunque
La storia è un equilibrio tra le fonti
Il disegno che compare unendo i punti
Un patto firmato, un bacio non dato
Il futuro che cambia
È una somma di piccole cose
Una somma di piccole cose
Una somma di passi, che arrivano a cento
Di scelte sbagliate, che ho capito col tempo
Ogni volta ho buttato ogni centimetro in più
Come ogni minuto che abbiamo sprecato
E non ritornerà
La salvezza in ogni grano di un rosario
Ogni lettera del mio vocabolario
Scavalchiamo quei cancelli uno ad uno
Nelle cellule di un uomo è il suo destino
Abbiamo due soluzioni
Un bell’asteroide e si riparte da zero
O una somma di piccole cose
Una somma di passi, che arrivano a cento
Di scelte sbagliate, che ho capito col tempo
Ogni volta ho buttato ogni centimetro in più
Come ogni minuto che abbiamo sprecato E non ritornerà
Mio fratello
Io amo mio fratello. Lo amo da quando ne ho coscienza. Saranno più o meno 45 anni.
Si chiama Fedele. In effetti lo è di nome e di fatto. Nel bene o nel male lui è coerente con le proprie idee, è fedele alla sua coscienza, alle sue idee che a volte ho condiviso, soprattutto nell’adolescenza.
Quando andavo al liceo lui era il mio mito, oltre naturalmente a mio padre.
Lui era il mio punto di riferimento ideologico, sembrava sempre più grande di me e in effetti lo era sia dal punto di vista dell’età sia da quello fisico. Mio padre, invece, era il mio punto di riferimento affettivo. Non mi vergogno ad ammettere che ero la sua preferita, la sua cocca, insomma la sua “Cenza“.
Mi sono chiesta per anni, una volta cresciuta, se questa cosa avesse fatto soffrire gli altri miei fratelli – in famiglia eravamo quattro figli – e onestamente mi sono vergognata un po’ con me stessa di aver approfittato di tutto quel bene oltre la misura.
Non ho avuto occasione nella vita di domandare quale fosse il loro pensiero, in realtà non ce n’è stato il tempo e forse neanche l’intenzione.
Fedele è cresciuto in fretta, viste le difficoltà che avevamo in famiglia. Difficoltà di tipo economico e poi anche di responsabilità rispetto ai fratelli più giovani e per di più problematici dopo la malattia e la successiva morte di mio padre.
Io amo mio fratello. E sono certa che mio fratello ami me.
La felicità comincia da piccole cose. Tra noi due non ci sono mai state né grandi litigate né grosse smancerie. È come se avessimo già saputo che c’era qualcosa di prezioso, quasi segreto che ci legava e ci tiene uniti ancora oggi. Ci vediamo di rado. Anche le telefonate però sono brevi e concise. Qualche volta ci scambiamo messaggi sul telefonino.
Che cosa strana… È proprio in uno di questi messaggi che ho trovato il coraggio di dirgli apertamente “Ti voglio bene” oppure “Mi manchi”. Tra di noi c’è sempre stata una sorta di vergogna, anzi di ritrosia a manifestare così apertamente i propri sentimenti. Non le conosco il motivo, ma ho smesso di chiedermelo e sono passata ai fatti, anzi alle parole aperte e chiare.
Ma perché sto a raccontarvi tutte queste cose?
Perché io faccio così quando sono troppo felice e, grazie a Dio, lo sono! Perché ormai mi conoscete, Quando vivo un’esperienza forte, dopo essermi concessa spazio sufficiente a far decantare ciò che è avvenuto, ho bisogno di condividere la mia gioia con chiunque, dapprima con mia figlia, con la migliore amica e con voi ora attraverso questo post.
Parlo e rido con mia madre, con mio fratello Francesco, con mia sorella gemella Raffaella e non da ultimo con mio padre – che ci custodiscono e ci osservano dal cielo.
La mia festa è perfetta e la mia gioia infinita! Anche adesso mentre sto scrivendo!
Le mie emozioni due giorni fa si sono materializzate in un piatto di spaghetti con le cozze, uno di pesciolini fritti e verdure alla griglia. Seguite da calma euforia e piacere.
Insomma il primo pranzo insieme a mio fratello, solo noi due, il primo in tutta la nostra vita finora! Non vi sembra un miracolo, una cosa meravigliosa?
A me sì. La vita corre e scorre in fretta, devo vivere di piccole e grandi gioie di tutti i giorni come anche di quelle straordinarie come questa che vi ho raccontato, per poter credere sempre di più che non siamo soli su questa terra.
Due brani di artisti che amo e che riflettono la mia anima.
Sempre più ricca, sempre Vicky!
Oggi ho alzato le vele
Rivedere il mattino. Non da un letto ma per strada.
Incontrare persone e non solo gente.
Sentire la gioia delle preghiere di ogni giorno.
Avere sogni…
Piccole cose.
Una visita agli anziani a Milano.
Antonio mi ha pesato oggi…un chilo in più! È gentile, Antonio.
Oggi sto sorridendo. Mi viene dal cuore. È contagioso.
Un pranzo alla mensa dipendenti e ospiti tocca il mio profondo. Ramona pranza con me.
Con semplicità. Con gentilezza. Ho seminato empatia e oggi mi sento ricca. Dio è grande!
Sento l’amore della mia vita. Vorrei accorciare le distanze. E non parlo di quelle fisiche. Le scrivo messaggi affamati di cuore. Cipi”, è meraviglioso averti.
Ed esserci anche per te.
Sono al cinema. Mi godo da sola in sala una commedia divertente.
Nell’attesa bevo un cappuccino. Prendo un muffin al cioccolato per la mia piccola. E un piccolo regalo per il suo amore.
Oggi i cambiamenti nella mia vita sembrano donarmi enorme serenità.
Mi sento pura. Rinata.
Vado incontro alla serata con le vele spiegate.
Mi sto gustando l’attesa.
Sulla strada verso casa. Sempre Vicky!
Parlo d’amore
Un buonissimo consiglio per la vita. La nostra e quella degli altri.
Buon sabato! Sempre Vicky!
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