Un insegnante racconta
(Google)
”Dovrei, forse, provare rabbia.
Provo, invece, vergogna.
La vergogna di essere uomo.”
P. Levi
Io e un amico ci scambiamo emozioni…
Io: Perchè? (riferito alla vergogna)
Giorgio Carratta: ..non c’è un perchè visibile.. prima in piazza, una collega/amica mi chiedeva, come ti trovi ad Anzio come è la scuola???
Io ho risposto, che alcune volte mi vergognavo di far parte di una classe di lavoratori troppo passiva.. rassegnata.. la maggior parte tira a campare.. non ha passione ne la coscienza del ruolo di educatore..
..certo sono molte le cause esterne alla didattica (vedi i tagli ecc.) non aiutano.. ma l’essere asserviti.. nel miglior dei casi poco attenti.. ignavi e un pò struzzi.. non è quello che auspicavo..
..anche se la situazione è generalizzata.. anche in altri campi..
..per me la scuola e la base della società futura.. che io spero migliore.. invece oggi il messaggio che passa è di fregarsene.. farsi furbi anche a spese degli altri..ecc
Non so… per quanto riguarda la frase di P. Levi per me è un pò uguale alla mia situazione lavorativa… e non solo…
QUESTA DICHIARAZIONE MI FA VENIR VOGLIA DI ABBRACCIARE E RINGRAZIARE TUTTI GLI EDUCATORI CHE HANNO CONTRIBUITO A FORMARE LA COSCIENZA E FAR EMERGERE E CRESCERE LA CONSAPEVOLEZZA. UNA LEZIONE DA NON DIMENTICARE LA SUA… MI FA RICORDARE SALVATORE BORSELLINO CHE GIRA PER LE SCUOLE. UNA LEZIONE IN PROGRESS.
GRAZIE. Sempre Vicky!
Nel 1971 la vita si imparava anche così.