L’aborto e la memoria
Amici miei,
dal blog di Costanza Miriano mi permetto di ribloggare il suo post su “L’aborto e la memoria” il cui contenuto condivido dal profondo del cuore.
Vi chiedo di leggerlo e se volete commentare per avere una bella opportunità di dialogo.
Un abbraccio di cuore ❤ Grazie
Sempre Vicky!
di Costanza Miriano
42 milioni e 400mila bambini in UN ANNO sono stati uccisi con un bisturi nel grembo della loro mamma, e non sappiamo quanti ne sono stati espulsi con i veleni delle pillole. Succede nel 2020. Uno dei primi atti ufficiali di Biden, osannato all’unisono da tutta la stampa mondiale e da tutti ma proprio tutti quelli che contano, è stato finanziare le cliniche abortiste con fondi pubblici. Insomma, nel sentire comune l’aborto è indubitabilmente considerato una conquista, istericamente difeso senza condizioni, addirittura fino alla nascita del bambino.
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Selezione naturale?
Renato Guttuso 1965 – Mano del Crocifisso
Amici miei,
quello che segue è il commento che ho lasciato a questo post gli untori pubblicato sul blog di Elisa Falciori, che di solito apprezzo per le sue poesie.
Dal testo e dai commenti emerge come l’impressione di un destino segnato per alcuni (Cristo compreso?) voluto e/o quale conseguenza di una selezione naturale che, anche ai nostri tempi, salva solo i più forti. L’ho sentito dire e l’ho letto anche a proposito del coronavirus…
Vi lascio al testo da me appena letto. Spero ancora che la mia sensibilità si sia sbagliata e chiedo a voi lumi.
“Gli untori – di Elisa falciori
Passano, toccano, vivono
ridono, innocenti e pericolosi.
Ti salutano, sputacchiano
ti abbracciano e ti donano
nuovo Dna e antiche paure
o l’occasione per rinascere
ad abitudini consolidate
alla tua noia.
Ma allora parlami fratello
mutami fratello e rinnovami.
Anche se a volte
non potrò raccontarlo
forse sarò più forte
forse sarò più umano
forse solo più cattivo
oppure diventerò roccia
perché così dura il mondo
perché così resiste la specie
così è da sempre l’evoluzione.
I forti restano, gli altri muoiono.
E gli untori?
Ah, quelli sono immortali.”
Il mio commento:
“Non apprezzo la tesi della selezione naturale. I deboli vanno difesi. E non abbandonati e lasciati morire.
Che umanità è questa?
Anche il Cristo di Guttuso è morto.
La storia racconta che non si è trattato di selezione naturale.
Il chiodo conficcato neppure.
Questo è quanto.
Spero ancora di aver capito male, Elisa.”
Un po’ disorientata. Ascolto musica bella. Dedicata. Sempre Vicky!