Il perdono: prove pratiche
Signore,
aiutami a perdonare chi mi sta più vicino
Stasera voglio perdonare
la persona che si prende cura del mio corpo,
della mia casa, delle cose che mi appartengono.
Non sento alcuna empatia,
mi sento un oggetto e così
vale anche per i miei familiari che amo.
Insegnami ad apprezzare e poi a correggere
se è giusto secondo il cuore
e non la rabbia e l’orgoglio,
donami un animo generoso che fa il primo passo
e non risparmia un saluto e un sorriso.
Fa che questo tuo seme germogli
e per ogni foglia si sviluppi un ramoscello
e così poi un albero,
alla cui ombra tutti possiamo sederci
nella tua pace
Amen.
Un abbraccio, sempre Vicky!
Una somma di piccole cose – Niccolò Fabi
Il sorriso regalato a quel passante
Un paragrafo di una pagina qualunque
La storia è un equilibrio tra le fonti
Il disegno che compare unendo i punti
Un patto firmato, un bacio non dato
Il futuro che cambia
È una somma di piccole cose
Una somma di piccole cose
Una somma di passi, che arrivano a cento
Di scelte sbagliate, che ho capito col tempo
Ogni volta ho buttato ogni centimetro in più
Come ogni minuto che abbiamo sprecato
E non ritornerà
La salvezza in ogni grano di un rosario
Ogni lettera del mio vocabolario
Scavalchiamo quei cancelli uno ad uno
Nelle cellule di un uomo è il suo destino
Abbiamo due soluzioni
Un bell’asteroide e si riparte da zero
O una somma di piccole cose
Una somma di passi, che arrivano a cento
Di scelte sbagliate, che ho capito col tempo
Ogni volta ho buttato ogni centimetro in più
Come ogni minuto che abbiamo sprecato E non ritornerà
Il momentaneo Spirito Santo
Un dono dato a tutti (anche ai non battezzati, ma questa è un’altra cosa) i battezzati cristiani.
Guardate il video e stupitevi con me perché mi ha ricordato il brano tratto dal profeta Isaia che descrive ciò che accade.
In questa occasione lo Spirito scende su Gesù, il Santo in Persona.
Una gioia e una leggerezza dello spirito che dona speranza. Anzi, che dà la Speranza.
Buona esperienza. Sempre Vicky!
Vicini di casa
Giornata particolare, oggi.
A parte il grigiore di questo lungo periodo, oggi due eventi a toccare il cuore, la coscienza, l’esistenza.
Piccole e grandi cose di tutti i giorni.
Stamattina ero ancora a letto e ho ricevuto una telefonata. La mia vicina di casa con cui ci si trova a Messa e a volte a chiacchierare appena fuori casa.
Durante il primo lockdown – io lo chiamo così – ci siamo scambiate limoni, prezzemolo e numeri di telefono in caso avessi o avesse bisogno di qualunque cosa.
Anche solo di una telefonata.
Stasera, anzi, poco fa hanno portato via in ambulanza la mia vicina di casa che sta al piano superiore.
È più giovane di me. Ha il cancro. Per la prima volta ho visto di persona i soccorritori tutti attrezzati con tute protettive, visori e tutto il necessario.
Il coronavirus non è un film.
È solitudine. È freddo. È bianco. È vicinanza attraverso filtri e strati che nascondono tutto.
Restano solo voci e sguardi. Dietro i visori. Dietro le mascherine.
Purtroppo non è carnevale.
Signore, stasera mi sento un po’ più sola. Resta accanto a me.
Sempre Vicky!
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