Briciole
(Google)
Vicky è viva. Vicky si emoziona. Vicky ricorda…
Tre immagini prendono vita per magia davanti ai suoi occhi improvvisamente fissi davanti a sé. Gli uccelli ne sono il filo conduttore mentre sta tranquillamente seduta sulla sedia sua compagna di vita per sempre, in compagnia dei suoi pensieri… uno in particolare, ancora troppo fragile e indifeso per essere espresso. Nevica, con fiocchi leggeri e delicati che non vogliono disturbare i suoi pensieri, piuttosto adornarli come bianche corone poste sul capo della natura regina. Eccolo! Arriva il trionfatore, il protagonista improvviso della scena e Vicky non può che apprezzare e inchinarsi alla sua maestosa e pur piccolissima Bellezza.
Un uccellino piccolissimo e colorato ha accolto il suo invito, prende ciò che viene offerto così come natura ha scritto in lui. Un pezzo di pane non è stato gettato pensando a quest’essere indifeso al quale Vicky si sente così simile perché bisognosa di qualcuno che si prenda cura con amore di lei, offrendole briciole insignificanti eppure vitali per continuare il volo. Anche con la neve… un quadro incantato qualche attimo ferma il tempo.
La prima immagine. Figlia. Suo padre tanti anni fa prima di lei offriva cibo agli animali, insegnandole così che neanche il più piccolo di loro deve essere dimenticato nel ciclo della vita. Niente è sprecato, nelle briciole che lui lascia cadere sul balcone di casa… tra poco una meraviglia apparirà ai loro occhi. Piano piano uno, poi due passerotti si avvicinano al regalo di ogni giorno da quando quel gigante si è fatto piccolo come loro dopo una vita di lavoro, vive un giorno alla volta il papà di Vicky e non è mai solo in questo microcosmo nel quale ai suoi occhi lui diventa un personaggio con poteri nascosti. Una fotografia indelebile e dolcissima.
La seconda. Mamma. Un uccellino protagonista di una fantasia che arriva a casa di Vicky attraverso un libro di favole resterà per sempre nella famiglia. Ha un compagno di vita, Vicky, e una bambina piccola come il piccolo Cipì di cui narrano voli in quel libro. Quando si sdraia sul letto con la sua meraviglia vivente si apre un mondo nuovo, fatto di colori, di voli, di giochi inventati… il libro diventa un pretesto per stare vicini, forse inconsapevolmente leggersi dentro più che fuori, già in quei momenti. Ed è così che magicamente si perde nella memoria il momento in cui la piccola Emanuela diventa Cipì, emergendo dalle radici umane e salendo verso quelle che saranno per sempre nei cuori, senza età. Anche dopo più di vent’anni Vicky pensa al suo tesoro che ha assunto la forma di un piccolissimo capolavoro della natura, pensa alla sua Cipì.
La terza. Donna. Mentre si appresta a fare le cose di tutti i giorni, apparentemente identiche le une alle altre, Vicky si è regalata ancora un po’ di vita vera apparentemente nascosta dietro quella vetrata, in un appartamento qualsiasi del suo quartiere, per molti forse anonimo ma per lei importante perché oggi ha fatto da cornice ad uno spettacolo mai uguale a quello precedente, mai identico a quello successivo…
Vivi! Sogna! Vola! Sempre Vicky!
Il calabrone è un uccello
-
(Google)
A volte troppo frettolosamente liquidiamo persone e conversazioni pensando di non avere niente da investirci, che dopo tutto una chat resta una cosa leggera, senza impegno se non quello – almeno stimato intorno all’80% – di cercare compagnia sperando di trovarne con un minimo di interessi in comune, almeno per avere qualcosa da dirsi.
Non così è successo con Mariano, un amico più che virtuale, per me una persona vera.
Questa una conversazione a campione avvenuta qualche giorno fa tra me e lui, improvvisata, senza apparentemente un filo logico, col solo desiderio di un incontrarsi tra anime e menti.
Buona lettura!
“Mariano
….Comunque quando hai voglia,spiegami cosa vuoi fare con un fotografo e se fai un calendario lo prenoto.
E guarda che dico seriamente,penso che sei davvero tutta da ammirare.Io: -
mi serve per illustrare un eventuale pubblicazione con foto mie particolari che vorrei farmi scattare, una c’è già in mente la vorrei mettere in copertinadevo trovare il fotografo che interpreti il mio pensiero con l’obiettivoun amico mi ha offerto per ora verbalmente un’opportunità… a fine mese viene a trovarmi da Catania ci ho già parlato per mettere in concreto giù qualcosabuona notteA presto
-
Sono sicuro che riuscirai a portare in porto il tuo progetto.Io
-
cosa c’è da ammirare in me?
-
Hai bisogno che te lo dica? Il coraggio e l’intelligenza con cui affonti le cose.
-
Iotu non ci crederai, ma ho proprio bisogno che tu me lo dica
-
te l’ho gia dettoIo
-
non importa… ogni volta è diverso, come diverse sono le occasioni della vita
-
VeroIo
-
grazie per la comprensione e amicizia che ricambio senza condizioni
-
Quindi mi ripeto,ti trovo coraggiosa.tu non ti sei adagiata,non ti sei creata una tipologia comportamentale tipo avercela con tuttiTu sei vivaSondi vari percorsiVai in avanscopertaIo
-
per me percorsi sono innumerevoli e sempre nuovidi quante cose mi piacerebbe parlare con te
-
Cerchi ancora di capire chi seiIo
-
si, non smetterò finché avrò respiro
-
Dove vuoi andareMa se dovessi arrivare alla tua metaToveresti un altto traguardo da raggiungereMi fermo?Io
-
mariano, la meta è il viaggio…
-
Il viaggio é il mezzo per arrivare alla metaLa meta sei tuIo
-
non per meio non sono un luogo, e anche se lo fossi sono destinata a finire
-
Vincenza la meta é la destinazione finaleQualcosa da raggiungereIo la penso cosiIo
-
lo so, la terminologia esatta è la tua, il significato che io le do però è diverso, non restrittivo, senza luogo e tempo
-
Il tuo Io o Ego é semicoscienteNon é sottomissibile,incatenabile,condizionabileÉ saltata una fraseIo
-
o in alternativa soltanto protratto in avanti verso qualcosa o qualcuno perdendo così la sua dimensione negativa e accettando di dissolversi per ritrovarsi ancora più arricchito, dal sogno, dall’estasi, dall’eterno giorno come anche dall’eterna notte
-
Il tuo SuperIo o superegoIo
-
non l’ho definitolascio che siano gli altri a farlo se proprio ci tengonoquel tipo di io convenzionale l’ho abbandonato con la vecchia vita inconsapevolmente o forse lui abbandonato me... cosa più incredibileMariano
-
Siamo perennemente protratti verso qualcuno o qualcosa e da questi arricchiti ma a volte non lo accettiamo nemmeno con noi stessiIn fondo se ci pensi beneUna sola cosa muove l’umanitaIo
-
è questo che dobbiamo fare: smettere di pensare e basta per lasciare spazio all’intuizione che è l’anima dell’arte e del genio
-
Cio che muove l’umanita é la gratificazione,pensaciE non puo esserci intuizione senza pensieroMentre puo esistere il contrarioIo
-
il pensiero è una catena o concatenarsi di idee, pensa piuttosto a un’intuizione improvvisa che ti coglie nel bel mezzo di qualcos’altro… essa al vuoto creato nella mente dai mistici riempito improvvisamente da un’intuizione Alta che basterà loro per tutta la vita e che al tempo stesso lascerà un’enorme sete e fame di quella conoscenza infinitesimale eppure totalmente appagante. Così mi sento io a volte. a volte, ripeto…
-
Ma anche questo é un paradosso percé se puo esistere il vontraio di qualcosa significa che quel qualcosa esisteAltrimenti non potrebbe esistere il suo contrarioIo
-
io sono un paradosso vivente, chiedilo ai miei medici
-
Giusto ma l`’ìntuizione esiste perche esiste il pensiero,io non parlo di ragione ma di pensieroNon possoDimmelo tuCi sei?
-
ci sono sio sono un paradosso vivente, sotto tutti gli aspetti
-
Solo se mi farai capire saprò
-
quando ti parlavo dei medici per esempio
-
Si
-
per loro io sono una “dead woman rolling” da oltre 17 annisono sopravvissuta a tutte le loro previsioni, a breve e medio termine perché sul lungo non si pronuncia mai nessunouna volta neanche sul breve e medio, quindi ho cominciato presto a vivere di sogni e progetti legati a visioni più che a calcoli. Questo lo dico non riferendomi alla mia carrozzina ma la mia vita in generale, anche quella precedentequanto vorrei fare di questa nostra conversazione di questa sera un post, lasciandola così come è… senza cambiare neanche la punteggiaturatu riesci a tirare fuori una parte di me con una facilità estrema
-
MarianoCome dice george clooney?Io
-
come dice
-
Se vuoi puoi
-
immagin, poipuoima io non immagino, io ce l’ho qui sotto gli occhi oraMarianoSi,ecco
Ma hai immaginato di farme un post,quindi…..puoi
E ritornando ai medici, un mio amico un po tondo mi riporterebbe in mente il fatto che secondo le leggi della fisica e dell’aereonautica il calabrone non puo volare
Ma lui non lo sa e vola
Cosa gli puo fregare delle leggi?
Io
ce l’ho già qui davanti, domani lo elaboro. Dimmi se posso lasciare il tuo nome o se preferisci metta le iniziali
è come me il calabrone, delude ogni legge
in ogni calcoloMariano
Vincenza se vuoi puoi lasciare il mio nome
Ionon sai che gioia mi dà
il primo a ricevere il testo sarai tu, poi provvederò comunque a qualche correzione solo ortografica e lo pubblicherò. Posso anticipare che musica ho pensato di mettere in accostamento ?
Mariano
Gia, il calabrone sa che la sua vita finira prima che qualcuno trovi un’eccezione a quelle leggi. Quindi preferisce non aspettare di ssperr il perché é si gode il suo bel volo
Immortalato addirittura in una sublime opera
Il volo del calabrone? AhahahIo
no, “gli uccelli” di Battiato
che ne pensi?Mariano
Non la conosco
Perché il calabrone non ha nulla da invidiare al più bell’uccello che esista in natura
Io avrei messo ”la cura” sempre di battiato
Io
puoi ascoltarla?
Mariano
Mettila ,l’ascoltero appena finita la conversazione ma il post é tuo e ti scegli cosa vuoi.
Io
http://www.youtube.com/watch?v=CL9j-9g80GI
Franco Battiato – Gli uccelli (live 1997)
Mariano
Ora scusami vincenza ma stanotte non ho dormito causa raffreddore che non mi faceva repirare.buonanotte,alla prossima.Io
con piacere
abbi cura di te
un abbraccio
Mariano
La conoscoooo,é bellissima! Notte
Io
ho salvato già tutta la conversazione in una bozza sul mio blog, non vedo l’ora di far nascere la creatura! Buonanotte! “Questa la breve conversazione. In poche righe concentrata la nostra visione seppur parziale su cose che ci stavano a cuore.Sempre di più si rafforza la mia convinzione sintetizzata nel sottotitolo del mio blog: “Conoscersi e parlarsi è un dono”.Sempre Vicky!