Amore.
Rubo con permesso dal blog di Pat (Patrizia Firinu):
Averla senza possederla.
Dare il meglio di sé
senza pensare di ricevere.
Voler stare spesso con lei,
ma senza essere mossi dal bisogno
di alleviare la propria solitudine.
Temere di perderla,
ma senza essere gelosi.
Aver bisogno di lei,
ma senza dipendere.
Aiutarla, ma senza aspettarsi gratitudine.
Essere legati a lei,
pur essendo liberi.
Essere un tutt’uno con lei,
pur essendo se stessi.
Ma per riuscire in tutto ciò,
la cosa più importante da fare è…
accettarla così com’è,
senza pretendere che sia come si vorrebbe.
L’unica cosa che mi viene dal cuore, che affiora spontaneo, è cercare di raccontarmi secondo queste semplici e grandi regole, guardandomi riga per riga come in uno specchio. Lasciarmi suggestionare… e andare.
“Lei non si è mai sentita posseduta da qualcuno se non dall’uomo che sta aspettando, al quale concedersi del tutto… Donare le chiavi dell’anima, del cuore. Nessuno finora ha allungato la mano per prenderle, troppa paura di quello che c’è da scoprire.
Paura di sentirsi obbligato a fare lo stesso. Senza difese, senza barriere. Nudo davvero. Finalmente.
Terrorizzata da questo buio e freddo improvviso, accende la piccola fiammella del suo cuore per dire: Sono qui, è questa la strada, la vedi? Prendimi per mano. Facciamola insieme.
Lei lo sa, cambiare direzione non è facile però… che libertà!
Donarsi, senza annullarsi. Abbassarsi senza umiliarsi. Piegarsi al calore e cambiare forma, seguire altri contorni con gioia. E scaldarsi ancora, come la più duttile materia. Sciogliersi fino a coniare lacrimando il proprio oro sul palmo della sua mano, l’unica parola possibile: amore. “
Con affetto e immensa gratitudine, mi dedico il mio brano preferito di un uomo innamorato. Sempre Vicky.