Vincenza63's Blog

Conoscersi e parlarsi è un dono

Ciao papà mio

la giacca di mio padre

Ciao papà, come stai, dove sei?
Non ti vedo più fisicamente dal 1982, era il 18 ottobre verso mezzogiorno.

Di tante cose tue ultimamente mi era rimasto solo questo maglione blu scuro, grandissimo per me, ciò nonostante lo indossavo d’inverno quando avevo freddo.
Quanto ti sentivo vicino in quei momenti!

Immaginavo di vederti ancora con quella giacca addosso, così calda per te tanto che non indossavi altro spesso quando volevi andare a fare un giro al bar con i tuoi amici, durante quelle domeniche in cui mamma preparava il pranzo del quale ricordo ancora l’odore.

Papà, dopo tutti questi anni ricordo ancora il tuo.

I ladri quest’anno mi hanno rubato anche quello, oltre al ricordo fisico della tua presenza rappresentato dal maglione blu in foto.

Colgo l’occasione della festa di oggi per dirti, in caso non lo sapessi già, che non ho ancora smesso di aspettare il momento di incontrarti, di dirti ancora che sei il mio “papone” da sempre e per sempre e che ti amo con tutto il cuore!

Papà, mi mancano i tuoi abbracci forti, i tuoi baci rumorosi, la tua voce che mi chiama “la mia Cenza”.
È bello essere figlia, la tua per sempre.

Le emozioni nel pensarti sono forti e tante e profonde.

Voglio solo che mi saluti tanto mamma, Franco, Raffa, Lorenzo e tutti quelli che amo ancora anche dopo tanto tempo passato separata da loro soltanto da un orizzonte.

Se poi ti è concesso, chiedi a Dio che è Padre di tutti, il dono della pace per me e per tutto il mondo. Ne abbiamo tanto bisogno, così come ci nutriamo di pane di lacrime, che vorrebbero essere di gioia.

Perdonami se spesso ho pensato di più a mamma che a te in questi ultimi anni in cui è mancata. Non devi essere geloso, nel mio cuore c’è posto per tutti!
È che perderla è stato molto doloroso, lo sai. La mia consolazione è sapere che ho una famiglia immensa che mi aspetta da sempre e per sempre.

Buona festa, papà caro mio papone! Tua “Cenza” Vicky, sempre!

Una dedica, uno dei nostri brani preferiti.

20 marzo 2022 Posted by | amore, Anima, Benedetta, Dialogo, famiglia, Persone, Sentimenti | , , , , , , , , | 9 commenti

Le mie prime parole

 

Dopo quasi 23 anni stasera ho ricominciato a scrivere. Piango mentre lo faccio. 

E anche ora al buio su questa tastiera.

Amo la solitudine dei miracoli della vita invisibile.

Leggo la meraviglia che è appena accaduta e vivo un primo momento di estasi interiore assoluta da sola. In silenzio.

Poi…poi devo dirlo a qualcuno! Scoppio! Chiamo mia figlia e le dico emozionata che ho una bella notizia da darle. “Brava mamma, non mollare!” è la sua felice reazione.

Avrei voluto vederla, la mia piccola…

Amore mio, lo sai che io voloDio mio, dammi la forza di continuare a usare il poco ed enorme dono che ho scoperto per continuare a sognare…

Mi vedo piccola tra piccoli che imparano a copiare le mie orribili eppur meravigliose stanghette. 

Un gran sorriso arriva dal cuore… Riesci a vederlo? Arriva a te che mi stai leggendo ora?

Due giganti mi fanno compagnia stanotte. Dedico questi brani alle persone che mi amano, mi sostengono, si emozionano con me: mia figlia Maria Emanuela, mia mamma – che non c’è più solo fisicamente al mio fianco – e mio marito Lorenzo – che continua a volermi bene anche dalla Vita vera.

Mamma, mi vedi? Ti sento dirmi piena di meraviglia il tuo “Pensa te!” al quale segue tanta commozione. Reggimi la mano, mamma, ancora!

Un abbraccio a tutti! Se questo foglio bianco fosse di carta sarebbe rigato dalle mie lacrime di GIOIA.

Sempre con piccoli grandi sogni, sempre Vicky!

 

 

25 agosto 2018 Posted by | Anima, Corpo, Dio, Esperienze, Sentimenti, Viaggi, vita indipendente | , , , , , , , , , , | 47 commenti

Vorrei

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Marocco

 

Vorrei
(F. Guccini)

 

Vorrei conoscer l’odore del tuo paese, 
camminare in casa nel tuo giardino, 
respirare nell’aria sale e maggese, 
gli aromi della tua salvia e del rosmarino. 
Vorrei che tutti gli anziani mi salutassero 
parlando con me del tempo e dei giorni andati, 
vorrei che gli amici tuoi tutti mi parlassero, 
come se amici fossimo sempre stati. 
Vorrei incontrare le pietre, le strade, gli usci 
e i ciuffi di parietaria attaccati ai muri, 
le strisce delle lumache nei loro gusci, 
capire tutti gli sguardi dietro agli scuri 

e lo vorrei 
perchè non sono quando non ci sei 
e resto solo coi pensieri miei ed io… 

Vorrei con te da solo sempre viaggiare, 
scoprire quello che intorno c’è da scoprire 
per raccontarti e poi farmi raccontare 
il senso d’un rabbuiarsi e del tuo gioire; 
vorrei tornare nei posti dove son stato, 
spiegarti di quanto tutto sia poi diverso 
e per farmi da te spiegare cos’è cambiato 
e quale sapore nuovo abbia l’ universo. 
Vedere di nuovo Istanbul o Barcellona 
o il mare di una remota spiaggia cubana 
o un greppe dell’Appennino dove risuona 
fra gli alberi un’usata e semplice tramontana

e lo vorrei 
perchè non sono quando non ci sei 
e resto solo coi pensieri miei ed io… 

Vorrei restare per sempre in un posto solo 
per ascoltare il suono del tuo parlare 
e guardare stupito il lancio, la grazia, il volo 
impliciti dentro al semplice tuo camminare 
e restare in silenzio al suono della tua voce 
o parlare, parlare, parlare, parlarmi addosso 
dimenticando il tempo troppo veloce 
o nascondere in due sciocchezze che son commosso. 
Vorrei cantare il canto delle tue mani, 
giocare con te un eterno gioco proibito 
che l’oggi restasse oggi senza domani 
o domani potesse tendere all’infinito

e lo vorrei 
perchè non sono quando non ci sei 
e resto solo coi pensieri miei ed io…

 

Una poesia che canta l’amore… Sempre Vicky ❤

11 Maggio 2018 Posted by | amore, Dialogo, Musica, Persone, Sentimenti, Viaggi | , , , , , , , , , , | 13 commenti

John Lennon

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La musica bella accompagna la mia notte fatta di pensieri, emozioni, battiti, sensi…

Ciao a tutti, sempre Vicky.

 

 

 

27 giugno 2017 Posted by | amore, Musica, Persone, Sentimenti | , , , , , , , , , | 26 commenti

Poi ci sentiamo

Risultati immagini per cellulari

 

È la frase che sento più spesso nella mia vita. Quella che detesto di più. Perchè, più o meno consapevolmente, è odiosa e meschina.

Odiosa perchè indefinita, perchè la sopporto tanto, troppo.

Meschina perchè in essa è contenuta una “specie” di promessa, che ti tiene appesa a un filo ormai invisibile visto l’avvento dei telefoni cellulari. L’immagine sopra serve a distinguere il mio telefono (quello a destra su per giù, un vecchio Nokia) da quelli ultramoderni con un sacco di applicazioni, compresa quella di whatsapp, che il mio cellulare ovviamente non supporta. Sono fuori da un certo numerosissimo mondo social.

La rabbia che emerge dalla mia solitudine sincera e vera mi sta facendo diventare asociale e misantropa. Non lo avrei mai pure lontanamente immaginato di me stessa e voglio sperare che sia una “malattia” dal decorso breve e che non lasci cicatrici.

Uso il mio blog oggi per “ringraziare” una lista di persone, ovviamente senza fare i nomi perché non è necessario. Chi ha occhi per intendere intenda… diceva qualcuno molto prima di me sostituendo alla parola occhi orecchi.

Sono sinceramente stanca di essere comprensiva e mansueta, di cercare giustificazioni fuori e dentro di me che allevino il dolore di un buco esistenziale nel quale non trovo più traccia della mia colpa. Ho esaurito la pazienza anche di fare autocritica.

Dicevo quindi che volevo fare dei ringraziamenti. Sarò breve, le motivazioni le ha già date sinteticamente qui sopra.

Ringrazio te, caro parente, che oggi mi hai chiamata e visitata solo nelle tue intenzioni… forse. Allo stesso modo ringrazio te, cara amica di ieri. Aggiungo una menzione speciale per te che sei l’amica di oggi e già ti sei dimenticata di me.

È colpa mia, oggi è domenica. Non l’ho mai amata particolarmente proprio perché in questo giorno la tradizione vuole che si stia con la famiglia, con le persone più care, magari con gli amici e perfino i vicini di casa. Che grossa ipocrisia! Basta guardare i parcheggi dei centri commerciali.

Vorrei proprio sapere in quanti oggi sono andati a visitare i propri genitori magari anziani. Io non lo sono ancora, anziana, ma sono mamma e non solo nel giorno della festa ma 365 giorni all’anno, fino alla fine della mia vita terrena e anche oltre.

L’unico raggio di sole in questo mare di fango è stato il pranzo con mia figlia che oltre a farmi dono della sua compagnia per un po’ di tempo mi ha dato un pensierino per dirmi in altre parole “Ti voglio bene”.

Ho passato parecchie ore di questa giornata da sola, un po’ per mia volontà (se voglio scrivere un post utilizzando il mio software vocale devo essere necessariamente sola per avere un po’ di privacy) un po’ per le circostanze. Quello che ho scritto mi fa paura ma la vita mi ha abituato a non avere molta scelta in alcuni campi come per esempio la mia autosufficienza fisica, così ho promesso a me stessa tempo fa di non sottrarmi più al dovere dell’onestà intellettuale e all’amore della verità, per quanto possa farmi soffrire e anche, aggiungerei, farmi apparire dura per quelli che pensano di conoscermi.

Certe maschere le ho buttate via perché vivere la vita che gli altri volevano per me era troppo faticoso.

Un ultimo davvero sofferto e sentito “ringraziamento” a tutti coloro che oggi hanno pregato un Dio dal volto trasparente anzi, senza volto. Nemmeno il mio, che pur è stato creato a sua immagine e somiglianza… come quello di tutti. Vi prego dal profondo del mio cuore: “Smettete di riempire le chiese e cercate chi sta fuori!“. Vi dico da cristiana cattolica di non pregare più per me ma, se proprio volete, di farlo con me, altrimenti non fatelo affatto.

Un pensiero amorevole sale al Cielo e agli ultimi che Dio ama. Sempre Vicky!

7 Maggio 2017 Posted by | Dialogo, Esperienze, Mondo, Persone, Sentimenti | , , , , , , , , , , , , | 39 commenti

Poche parole

download (Google)

 

Non può aver lasciato uno spazio vuoto chi non lo ha mai riempito.

Niente da aggiungere. Sempre Vicky!

4 aprile 2017 Posted by | amore, Anima, Persone, Sentimenti | , , , , , | 25 commenti

Non esserci…

A me capita ogni tanto.

Mi passa molto per la testa, un casino di immagini, parole, pensieri… poi ansia, paura di non riuscire più a fermare quello tsunami emotivo alternato a una specie di apatia. Il tutto condito dal timore di perdere amici di questa bella comunità di blogger e molto altro…

Ho voluto e dovuto da tempo imparare a “stare” e rispettare me stessa e i miei tempi.

E volere bene alla mia creatività a produttività zero.

E così… volere bene anche a voi follower, lettori, avventori, critici, ecc.

Un abbraccio, una dedica con un brano MERAVIGLIOSO, sempre Vicky!

 

14 febbraio 2017 Posted by | Dialogo, Idee, Mondo, Musica, Persone | , , , , , , , , , , , | 15 commenti

Quote Challenge #2

Invitata al Quote Challenge, ho accolto e risposto con il linguaggio più vicino al mio cuore, la musica.

Le Regole per poter partecipare sono semplici :

  1. Fare tre post in tre giorni (non necessariamente consecutivi)
  2. In ogni post scrivere tre citazioni scritte da te, oppure le puoi scegliere da libri, film, canzoni .
  3. In ognuno dei tre post invitare tre bloggers.

Giorno n. 2

1.

“E’ il più comodo rimedio alla paura di non essere capaci a rimanere soli”
(L’amore non esiste – Fabi, Silvestri, Gazzè)

 

2.

“Milioni tirano bombe a mano ai loro cuori ma senza piangere”
( Bambini – Paola Turci)

 

3.

” We’re just two lost souls swimming in a fish bowl year after year”
(Wish you were here – Pink Floyd)

 

I tre bloggers che scelgo oggi, sperando di fare qualcosa di gradito, sono:

Nel mio cuoreAvvocatolo e Strane cose, il blog di Ettore Marini.

Buon ascolto, sempre Vicky!

22 ottobre 2016 Posted by | Dialogo, Esperienze, Idee, Mondo, Persone, Sentimenti | , , , , , , , , , , | 2 commenti

Silenzio

assenza

 

Il fatto è che le parole mi si sono fermate “in gola” e quanto mi sta succedendo, emozioni negative e positive comprese, è intraducibile… per ora.

Il silenzio e la noia sono terreni fertili.

Bisogna solo aspettare. Avrete pazienza?

Sempre Vicky.

 

12 ottobre 2016 Posted by | Anima, Corpo, Esperienze, Persone, Sentimenti, Vita nuova | , , , , , , , , | 2 commenti

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