Ciao Lorenzo!
Oggi sono 17 anni che Lorenzo è tornato a casa dove mi aspetta e un giorno ci ritroveremo 😍 Ave Maria 💕 di Lourdes prega per noi!
Oggi come allora era venerdì. Il giorno della festa di arrivederci sabato grasso. Festa pagana e cristiana insieme.
A casa sono ritornata da sola, ripercorrendo i vialetti di Milano 3 dove innumerevoli volte sono passata con lui già sapendo senza dire.
C’è un tempo per tutto.
Buona giornata a tutti.
Dedicato a Lorenzo. Un brano che ci faceva ridere tanto quando imitavamo i movimenti di Battiato.
Fuori c’è il sole. Ascolto, penso a te, sorrido con un po’ di nostalgia, Amore mio ❤
Sempre tua Vicky!
Stabat mater
Amici miei,
condivido solo oggi dopo qualche mese un’esperienza che mi ha toccato profondamente. Non commento oltre se non aggiungendo ciò che l’ha fatta riemergere oggi: l’ascolto attento – forse per la prima volta – della catechesi di Papa Francesco sulla morte.
Vi abbraccio da qui 🌺 ciao. Sempre Vicky!
“Oggi pomeriggio ho deciso di andare a salutare i miei parenti pugliesi che giacciono al cimitero in attesa di miglior vita e…
Guardo alla mia destra e vedo una piccola stanza bianca semiaperta.
Solo dopo aver sbirciato dentro realizzo che è la camera mortuaria.
È la prima volta che ne vedo una aperta con qualcuno deposto all’interno.
Oggi quel qualcuno è una neonata morta ancor prima di venire alla luce a causa di un distacco di placenta.
Troppo presto per staccarsi dalla sua mamma.
Troppo piccola la sua bara per contenere tanto amore e tanto dolore.
Lascio il cimitero in uno stato simile al trance. E non so cosa penso. Cosa provo. Sono un sasso.
Cerco conforto nella preghiera a messa.
Chiedo alla Mamma di tutte le mamme aiuto per quella donna dal cuore straziato.
A lei un abbraccio di cuore. Da mamma a mamma. E penso a quel figlio o quella figlia che non ho potuto avere dopo la prima…
Ave Maria 💕 amen
Dedicato. Sempre Vicky.
Un po’ di respiro
Cari amici,
dopo tanti lavori preliminari e in attesa dei lavori e successivo trasloco verso la mia nuova casa e la mia nuova vita, sono riuscita a ritagliarmi dei giorni di vacanza per staccare la spina.
Due giorni a Roma e poi in Puglia per dieci giorni per respirare di nuovo le mie radici.
Il covid sta lasciando le sue tracce anche qui.
Me lo ero dimenticato. O quasi.
Sono scomparsi i contadini e i pescatori che vendevano per strada i frutti del proprio lavoro. Con alcuni di loro era nato un rapporto di stima e un sentimento di empatia.
I vicoli senza di loro sono quasi deserti. Grazie a Dio non è sparita la sana consuetudine di vivere la strada da parte di chi abita al piano terra e non ha balcone per affacciarsi sull’esterno.
Bellissima tradizione che favorisce la conoscenza reciproca, le chiacchiere, la storia.
È così che si prova a restare umani.
Vi mando un abbraccio da qui!
A presto. Sempre Vicky!
Green pass
Amici miei,
Il green pass mi disorienta e un po’ mi indispone. Mi pare che qualcuno stia pilotando la mia vita.
Da una CABINA DI REGIA.
E voi che ne pensate?
Buona serata. Sempre Vicky!
Ti respiro
All’improvviso mi vieni in mente.
Nel bel mezzo della mia serata solitaria.
E la tua presenza mi sconvolge.
Mentalmente, emotivamente, fisicamente.
Mi ricordo. TI RESPIRO ANCORA.
Come se fossi sempre dentro me da allora,
in ogni piega del mi corpo,
in ogni poro della pelle
con tutto il fiato che posso.
TI RESPIRO ANCORA.
E ho paura come allora
di essere me stessa
di dirti che le tue labbra
sono le uniche che voglio consumare.
Sei il profumo e il colore
di un magnifico e profumato rosso ciliegia.
Sento di volerti
fin dalla prima distanza tra di noi.
TI RESPIRO ORA.
Lo senti? Ci sei ancora?
Ho paura.
Di essere arrivata tardi
o di essere salita su quel treno troppo presto.
(Tutti i diritti riservati)
Dedicata a M. Sempre Vicky!
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Aver paura di innamorarsi troppo – LUCIO BATTISTI
Aver paura d’innamorarsi troppo
Non disarmarsi per non sciupare tutto
Non dire niente per non tradir la mente
è un leggero dolore che però io non so più sopportare.
Non farsi vivo e non telefonare
Parlar di tutto per non parlar d’amore
Cercar di farsi un po’ desiderare è proprio un vero dolore
Abbandonarsi senza più timori senza fede nei falliti amori
E non studiarsi ubriacarsi di fiducia
Per uscirne finalmente fuori
Aver paura di confessare tutto
Per il pudore d’innamorarsi troppo
Finger che anch’io le altre donne vedo
è un leggero dolor temere di mostrarsi interamente nudo
E soffocare la sana gelosia
E controllarsi non dirti che sei mia
Voler restare e invece andare via è proprio un vero dolore
Abbandonarsi senza più timori senza fede nei falliti amori
E non studiarsi ubriacarsi di fiducia
Per uscirne finalmente fuori
Piedi/2020
Amici miei,
rileggo e rivivo stanotte vita ed emozioni di anni fa. Confermo tutto. Con sempre più gioia!
“Sono lunghi i miei piedi. È una delle parti del mio corpo che mi è sempre piaciuta, anche quando ero più in carne, cioè circa 20-25 chili fa. In un test ho scoperto che chi ha i piedi come i miei sembra abbia origini egizie. Per me questi test sono un gioco col quale mi diverto qualche volta.I due alluci sono più lunghi del resto delle dita, dando al resto un aspetto affusolato quando non sono gonfi. Indosso scarpe o stivali a volte numero 40 o 41, secondo i modelli e secondo il fatto che senta toccare il piede contro la punta interna della calzatura. Sento… ecco lì, in agguato, i miei ricordi tradotti in sensazioni, in ipersensibilità, in qualsiasi cosa possa dirsi contatto… incredibilmente piacevole per ogni occasione.
Oggi ve li racconto.
L’erba. È l’emozione del colore verde, del fresco. L’ultima che ho calpestato a piedi nudi è stata in montagna, in una valle bergamasca, l’alta Val Seriana, ero a Gromo in vacanza, agosto 1995. Con noi dei cari amici di allora. Mi è sempre piaciuto il contatto con la terra, con l’erba, perfino con i sassi gelidi del torrente che avevamo ai piedi della collina dove avevamo affittato un appartamento. Uno dei ricordi più belli: tolgo i sandali e prendo in braccio Emanuela che ha paura, voglio passare sull’altra riva del torrente e approfitto di un tratto in cui ci sono sassi lisci e grandi dove poter appoggiare i piedi. I miei piedi… Mi fermo, datemi un attimo… la corrente dei ricordi è talmente potente che mi sta portando via… Dicevo che piano piano siamo arrivate sull’altra sponda e mi sono accorta di essere a piedi nudi. Non è un problema, i fili d’erba come dita sottili di mani nascoste accolgono le mie orme regalandomi freschezza e morbidezza.
Ho gli occhi chiusi ora… questo mi basta per essere presente in quel momento come accadesse in quest’istante. Sono sola, malinconia… sono felice di esserci.
Il mare. È il freddo abbraccio del blu. Tre fotogrammi, tre sensazioni diverse, tre vite distinte. Il primo: sono con mio padre in acqua, al mio paese d’origine, Margherita di Savoia in Puglia, è il luogo delle mie radici, della mia infanzia, dei parenti, i primi amori, il mio grande amore… Dicevo che sono con mio padre, insieme cerchiamo vongole e telline, lui mi insegna come scavare coi piedi nella sabbia… un divertimento e una spensieratezza unica, raccogliere i frutti di mare che emergono come figli partoriti dal fondo, agitare i piedi a mia volta per imparare. Mi sembra di ballare il twist! L’acqua diventa tutt’uno con i granelli finissimi e fanno solletico ai miei piedi. Piccoli vortici freddi che regalano tanto, tutto il possibile. Il secondo: sto imparando a nuotare, da sola, come quasi tutte le cose che da bambina come anche da adulta ho fatto. Sto sbattendo i piedi per stare a galla in uno stile tutto mio… I miei piedi… ricordo la loro mobilità, l’acqua che passa dappertutto, la felicità dell’obiettivo raggiunto anche grazie a loro… amici miei!
Il terzo: è il più recente, il più sconvolgente. Sono a Rimini insieme a un caro amico, lui magari non immagina nemmeno quanto lo sia… Dopo 18 anni torno dal mio fratello mare, uno degli abbracci più belli ed emozionanti della mia vita. Il mare lo saprà? Lo penetro, mi avvolge, mi copre e mi possiede. Il mio è un ritorno per sempre, lo sappiamo io e lui. Con le sue onde mi fa festa e io rispondo con le mie risate… non ho paura, non più.
I baci. Sono la calda invasione del rosso. Sentire il calore di una bocca sui miei piedi per la prima volta è una cosa estremamente eccitante, non immaginavo così tanto. Ho sempre riso quando sentivo della passione di qualcuno per questo tipo di attenzione, di coccola. Mi devo ricredere… questa sensazione nuova di calore, di umido, di… penetrazione e accoglienza… Bellissimo.
Sento di far parte di un tutt’uno con il corpo dell’altro, di aver scoperto una parte del mio corpo che non conoscevo, che non avevo mai conosciuto in tutta la vita da questo punto di vista, come fonte di appagamento, di intimità, di gioia!
Non so perché ma un senso di perbenismo, un certo tabù in un primo momento mi impedisce di godere appieno… è come spogliarsi di un ultimo velo, come buttare giù un muro inutile, prendere possesso totalmente del proprio corpo e attraverso di esso del piacere altrui.
Se considerassi i miei piedi solo come mezzo di mobilità sarei davvero tagliata fuori da un mondo che neppure credevo potesse esistere. Invece…il mio corpo, i miei piedi lasciano orme più importanti di prima... lasciano orme dentro, lasciano tracce sulla pelle di un altro che gli dedica attenzione e cura con baci e carezze, regalano a me sensazioni nuove e inaspettate.
Amo i miei piedi. Ancora. Sto bene con loro.“
Un abbraccio! Sempre Vicky!
Ciao, Naima
5 febbraio 2020 ore 2.10
Il tuo ultimo respiro, l’ultima fatica, amica mia
Sto mangiando proprio ora tre noci
Quante volte le hai condivise con me
mentre si parlava di tutto e di niente
Sorrido ora come quando ci hanno presentate
la tua risata fragorosa e brillante
Non mi hai mai fatta sentire piccola
Tu sensuale e mai volgare
I capelli celati dietro un leggero velo
Lo stesso posto tra Allah e Dio
squarciato dalla tua Bellezza e Gioia
note a noi due durante i nostri incontri
Un’orata offerta in un pranzo
ha significato molto
Cibo per i corpi e le anime
Acqua per dissetare
il deserto della voglia di conoscenza
Ti sei fatta cibo del mostro
apparentemente sconfitta
Ti riconosco
ora in queste righe e in molti sali
Mi manchi
Di te il tappeto della preghiera
che un giorno in silenzio ci ha rese uno
Ti voglio bene! Sempre Vicky!
Una serata di Bellezza
Amici miei,
questa sera mi sono ritrovata in mezzo a una via di Bellezza e mi si è riaccesa la sete persa strada facendo.
Grazie a Dio, alla vita, a Dante e a Benigni per le emozioni vivide e vivaci che mi riportano a contemplare la Luce vera.
Vi auguro di cuore e sottovoce di riposare il cuore e lo spirito.
Sempre Vicky!
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