Ciao Filippo, buon 2021 e ben ritrovato! Lascio una mia riflessione e risonanza in un post che troverai tra poco sul mio blog e che avevo dentro me da un po’ e che voglio condividere anche con te. E altri amici che mi leggono e mi vogliono bene.
Ribloggo di vero cuore il tuo post che mi ha dato spunto. A presto! Buona Epifania di Gesù! Vicky
***
Ho ascoltato anni fa questo brano e ne sono rimasta ammaliata e toccata, lasciando da parte tutte le implicazioni religiose e filosofiche.
Ancora di più quando ho sentito la versione in arabo. Senza conoscere il significato letterale, ho sentito come un balbettio infantile trasportarmi in alto con il vento dello SpiritoSanto.
Leggerezza, gioia, sorriso, pace: il Paradiso in pochi lunghissimi attimi.
E, infine, la sensazione e la certezza che Qualcuno non mi avrebbe più tolto quella gioia.
L’avevo sperimentata nel 1990, poi successivamente nel 1994 e ancora il giorno del funerale di Lorenzo, l’amore mio, accompagnato alla dimora terrena con canti, sorrisi, lacrime: una marcianuziale.
Dateimportanti.
In quel periodo ho incontrato il movimento ecclesiale e spirituale del “Rinnovamento nelloSpirito“. La preghiera, il canto, la lode, la gioia e la consolazione mi hanno accompagnato e segnato soprattutto il 2 novembre 1995, giorno in cui in seguito a una presunta ischemia midollare cervicale sono diventata tetraplegica. Non ho cioè più il controllo motorio del mio corpo, oltre ad altri importanti danni collaterali.
Hocantato con un filo di voce tutto ciò che ricordavo o anche ciò che usciva in parole apparentemente insensate dalle mie labbra.
Delirio da febbre? Shock? So solo che ho sentito leggerezza e gioia anche in quel letto.
Immobile potevo andare ovunque.
Ignoro moltissimo di teologia, filosofia, meditazione.
Nonostante questo ioso. So perchè in quel volo c’ero. Come il maestro Battiato.
Il brano, giudicato dallo stesso F. Battiato come uno dei punti più alti di un lungo percorso meditativo personale, ci viene proposto in forma di preghiera. Le frasi, volutamente semplici e ispirate dal “Libro Tibetano dei morti”, invocano all’essere supremo e invitano l’ascoltatore al rispetto delle leggi del Mondo, ad utilizzare in pieno il proprio tempo e ad elevarsi spiritualmente verso una dimensione supreriore (la quarta dimensione): il risveglio. La richiesta di essere difeso dalle forze avverse che si nascondono nel buio delle tenebre, nonché la citazione dell’espressione filosofica buddista-tibetana riguardante il cerchio della vita, rivelano l’intuizione dell’esistenza di una vita superiore che va ben oltre a quella terrena: “Perché la pace che ho sentito in certi monasteri, o la vibrante intesa di tutti i sensi in festa, sono solo l’ombra della luce.” Buona visione/ascolto.
L’ombra della luce Artista: Franco Battiato Album: Come un cammello in una grondaia Data di…
In questa giornata fatta di sentimenti misti, a cavallo tra malinconia e tristezza, ascolto e assaporo questo brano fatto di colori, sapori, odori, immagini e suoni capaci di appagare ed affamare i sensi prima e sedurre e incantare l’anima poi.
Buon ascolto e profondo piacere, sempre Vicky.
LUNA FORTUNA
Notte calda come tante in mezzo al fiume che canta Aria piena del barlume di un lume fioco in distanza E di lucciole sfuggenti con cui la notte si ammanta
E si ammanta di fantasmi, o di un ricordo lontano Mentre al buio della notte che mi trascina per mano Cerco i segni delle piante che mi circondano piano
Piano, all’ombra della notte, mi sembri fatta di fumo Sento appena il tuo calore ed il tuo strano profumo Con l’odore del tuo corpo e in questo io mi consumo
Ma dal monte all’improvviso spunta la bianca luna E ogni cosa in un istante schiarisce e non è più bruna Questa luna esagerata ci procurerà fortuna
La fortuna di un amante è un fiore d’esile stelo Una favola inquietante, fugace e fragile velo Il respiro di un istante che scomparirà nel cielo
Cielo e luce all’infinito come se fosse di giorno Mondo magico e fiorito che mi risplende d’intorno Io ti sfoglio con le dita e indovino il tuo contorno
Il contorno del tuo corpo ora si è fatto reale È qualcosa bianco e vero, bello da far quasi male E si insinua in un pensiero che all’improvviso mi assale
Contro il cielo trasformato sorride un’altra luna Ma io so qual è la vera, l’altra non è più nessuna Questa nuova luna piena mi procurerà fortuna
Scusate se in questo periodo vi rispondo poco anche se per quanto mi è possibile vi leggo con piacere e interesse.
Avere praticamente ogni giorno Benedetta a casa mia mi fa felice 😃 e mi occupa tempo, anche se non posso fisicamente accudirla e strapazzarla di coccole come vorrei.
Ringrazio sempre Dio per questo immenso dono e per la gioia e il privilegio di vederla crescere ogni giorno sotto tutti gli aspetti.
In realtà il sentimento che provo è che a crescere sia tutta la famiglia 😊, per primi papà e mamma, che sono davvero bravi a imparare e ad amare in modo sempre nuovo, imperfezioni comprese.
come ogni anno, il primo ottobre alle 00:35 compio gli anni.
Mi auguro che nel tempo a venire Dio ascolti le mie preghiere e mi sostenga nei progetti che ha messo nel mio cuore.
Ringrazio la mia famiglia (TUTTI), Benedetta in primis, mio fratello Fedele, la mia amica Louisa, Virginio, Mons. Franco Cecchin (il mio don Franco e mio direttore spirituale e amico totale) e altre poche ma importanti persone di ESSERE NELLA MIA VITA!
Mi dedico alcuni brani che ascolto spesso e hanno un significato speciale per me. Buon ascolto e buona vita, sempre Vicky!
Dedicato a te, CristinaBaroni, che dal balcone sopra il mio mi hai fatto divertire, cantare, tornando bambina spensierata.
Ho sognato grazie a Dio e a te che potrebbe davvero andare tutto bene, magari con l’auspicio di un arcobaleno.
Tu già sei lì e continui a intonare il tuo “Azzurro” .
Ti siamo debitori di una grigliata condominiale in giardino. Perdonami.
Arrivederci. Ci manchi.
Credo proprio che i versi scritti dal mio amico DanieleCorbo siano pennellati su di te.
Un abbraccio a te,
sempre Vicky!
Noi cantavamo dai nostri balconi, convinti che sarebbero venuti giorni migliori, ma noi uomini del nostro tempo ora abbiamo smesso di cercare il bello abbiamo deposto le note nelle bare e ci siamo nascosti dietro le mascherine illudendoci che un arcobaleno avrebbe cancellato tutto. La natura non si è mai fermata ed ha pensato di fare a meno di noi, le case silenziose incoraggiavano gli animali, ma poi siamo tornati più affamati e crudeli, veri lupi immemori di tanto dolore, i cattivi più assetati ed i sensibili più spaventati. Adesso mi affaccio alla finestra ed osservo le imposte chiuse, l’isolamento è finito ma siamo di nuovo soli nessuno canta più sul balcone, tacciono anche le anime assorte io ho smesso di sognare la morte disilluso su un mondo fatiscente voglio ancora sperare nella gente.
stasera ho rivisto per l’ennesima volta il film “Gli ultimi saranno ultimi” di Massimiliano Bruno con Paola Cortellesi e AlessandroGassman.
Un film intimista che mi pone in uno stato d’animo e mentale di disagio, dubbio… DOMANDE.
Come andrà avanti questa crisi, ce la farà l’essere umano a ritornare alla vita, all’umana debolezza che prende il posto alla violenza della sopraffazione sociale e fisica?
UntestocheancheoggiSCAVA.
Buon ascolto, sempre bella musica, sempre Vicky!
QUELLO CHE NON C’È – Afterhours
Ho questa foto di pura gioia E’ di un bambino con la sua pistola Che spara dritto davanti a se A quello che non c’è
Ho perso il gusto, non ha sapore Quest’alito di angelo che mi lecca il cuore Ma credo di camminare dritto sull’acqua e Su quello che non c’è
Arriva l’alba o forse no A volte ciò che sembra alba Non è Ma so che so camminare dritto sull’acqua e Su quello che non c’è
Rivuoi la scelta, rivuoi il controllo Rivoglio le mie ali nere, il mio mantello La chiave della felicità è la disobbedienza in sè A quello che non c’è
Perciò io maledico il modo in cui sono fatto Il mio modo di morire sano e salvo dove m’attacco Il mio modo vigliacco di restare sperando che ci sia Quello che non c’è
Curo le foglie, saranno forti Se riesco ad ignorare che gli alberi son morti Ma questo è camminare alto sull’acqua e Su quello che non c’è
Ed ecco arriva l’alba so che è qui per me Meraviglioso come a volte ciò che sembra non è Fottendosi da se, fottendomi da me Per quello che non c’è