Luna
dal web
Un’altra domenica in cui sono sommersa dai ricordi e dai pensieri negativi.
Complice la Luna artificiale che si affaccia alla mia finestra.
Unica compagnia in queste ore buie.
Insieme a un bicchiere d’acqua in cucina.
Ancora oggi, a scuola di sopravvivenza.
Testimoni: il mio letto vuoto, le mie mani fredde, questo silenzioso urlo che ho dentro.
Ascolto questo brano. Il testo mi uccide.
Bisogna pur morire per tornare a vivere.
La mia vita, l’ho persa così tante volte… quante date scolpite nella roccia molle che mi batte nel petto. Sono ancora maledettamente viva, a cercare un senso… dell’ora e qui.
Non bastano gli affetti andati nè quelli rimasti.
O aggrapparmi a Dio per ricordargli che esisto anch’io.
Mi manda aiuto invisibile con questa Donna, la sua voce e le sue parole diventano mie.
Così da poter ululare sommessamente alla mia Luna artificiale il mio dolore.
Qui. Ora. Sola.
Sempre Vicky.
LUNA
E vaffanculo luna
da quella fregatura
da quella notte senza fortuna.
Da quanto tempo luna
è come stare fuori
chissà che fine ha fatto lei?
E quel bastardo che vorrei…
Da quanto tempo luna
ho perso la misura
ho seppellito pure il cuore.
E che fine ho fatto anch’io?
Mi sono detta:”Addio, addio”
E come si sta male a stare così soli
in queste notti brave
di maledetti suoni.
Che fine ha fatto lei?
Che cosa abbiamo fatto noi?
Da quanto tempo luna
non c’è più l’infinito
è stato già spartito in privato…luna
E che fine ha fatto Dio?
Che ci abbia detto:”Addio, addio”
E come si sta male
a stare così soli,
e navigare a vuoto
in mille direzioni.
E come si sta male
a ridere da soli
in queste notti luna
in cerca di altri voli.
E che fine ha fatto
che fine ha fatto Dio?
Che fine!