Haiti. I luoghi. I volti.
La natura:
Le persone:
Forse per qualcuno questo non ha senso. Haiti dopo il disastroso terremoto è saltata alla ribalta dei telegiornali, dei quotidiani, dei nostri stessi occhi e menti.
Tante, troppe immagini ci mettono di fronte solo morte, macerie, desolazione. IL PRESENTE.
Vorrei che in questo momento il nostro sguardo si fermasse su altre immagini che, se vogliamo, possono servire a ricominciare: IL PASSATO E IL FUTURO.
Quanti di noi onestamente conoscevano Haiti? Chi aveva guardato in viso queste persone? Io non c’ero. Nè allora, nè adesso…
Diffondo questo come segno di speranza. Come icona di vita. Come inno alla bellezza. Un debito enorme di amore, umanità e vicinanza da colmare. Ora dopo ora, giorno dopo giorno.
Impegno: per citarne solo alcuni…
Due brani nella mia mente in questo momento davanti a tanta meraviglia e tanto dolore. Un abbraccio spirituale a tutti… Vicky.
Una bella lezione civile e morale. E’ troppo facile dare la solidarietà ora a Haiti. Ci doveva essere una catastrofe senza precedenti per essere tutti haitiani quando negli anni precedenti (e anche a giusta ragione ma non per questo voler dire è più importante) si è parlato più di quello che accade in Africa e nel Darfur in particolare. Questa solidarietà dell’ultim’ora non mi è mai piaciuta.Chissà se qualcuno ha studiato a scuola la storia e la politica haitiana. Se qualcuno lo avesse fatto uno che poi sarebbe diventato vero pacifista tante brutalità del medioevo peggio del regime iraniano lo avrebbe fatto notare.Invece come al solito..i pecoroni avanzano imperterriti!!!!
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Commento di ventodeldeserto | 20 gennaio 2010 |
Sarà stato il dialogo del pomeriggio – da tanto non lo facevamo… – saranno la musica e le immagini del blog, ma finalmente stasera mi sento in pace con te. Ne vedo i frutti, duraturi spero. La comprensione in cima alla lista, la vicinanza. In tutti i sensi. Grazie.
Sempre Vicky.
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Commento di vincenza63 | 20 gennaio 2010 |
La cosa che sto vedendo è che, come al solito, si tende a dimenticare…
Dopo i primi giorni in cui il mondo ha “scoperto” il dramma di Haiti, e moltissimi ne hanno parlato e si sono dati da fare, ora la notizia appare sempre meno e tra un mese pochi se ne ricorderanno…
Mia cugina da anni aveva già capito che Haiti era una terra dolente e si dedicava ai bimbi… Grazie a lei ho scoperto questa realtà (nella mia ignoranza pensavo non fosse una terra così povera e con così tanti bimbi abbandonati) ed ora sto facendo il possibile perchè le persone NON si scordino di questi nostri sfortunati fratelli…
Grazie per averli ricordati!
Sei sempre molto attenta e sensibile
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Commento di Camilla | 20 gennaio 2010 |
Ai sempre quella semplicità..per fare osservare anche le cose brutte sotto un aspetto ” migliore ” sei dolcissima grazie t v b Leo
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Commento di Leonardo | 21 gennaio 2010 |
Qualcosa ogni tanto si sapeva e tutte cose brutte,di poverta’.Io l’ho sempre vista come un’isola misteriosa..sai il voodoo..quel mix di religione cristiana e credenze importate dalla terra madre Africa
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Commento di Alfonso | 21 gennaio 2010 |
Tutto tremendamente vero!!!
Io adesso sto pensando alla corsa dei ratti, essere umani che da mille pulpiti chiedono denaro per aiutare Haiti!
Pochi realmente faranno qualcosa per il popolo e sappiamo per esperienza chi sono…tra l’altro pochissimi! E tutti gli altri, i ratti che raccoglieranno enormi somme!!
Diventeranno ricchi!!!!
Dovremo fare attenzione nel fare la nostra offerta!!
BUONA NOTTE RAGAZZI
piero
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Commento di pietro | 22 gennaio 2010 |