I baci
dal Web
- innocenti con Fernando all’asilo
- spiati su giornali porno nascosti in casa
- proibiti perchè immaginati mentre fiorivo
- bagnati, repellenti e soffocanti del primo ragazzo, lui, Mario, sedici anni io quasi tredici
- a quattordici anni avevo fame di baci più della stessa aria; me ne fregavo della gente, ero provocatoria ed eccitata per ogni centimetro di pelle
- delicati e timidi di Marco, conosciuto a quindici anni al SioSi, una discoteca modaiola di Milano
- perlopiù estivi in avventure al mare
- alcuni top secret
- approdo alla meta che sarebbe durata ventiquattro anni, senza noia, con tutti i brividi, le fantasie, le voglie che a Lorenzo e me attraversavano cuore e mente. Per anni ci siamo divorati; fino allo stop dei movimenti del mio corpo.
Avevo ancora baci in sospeso per te.
Ricordo ancora l’odore di quelli più gentili e quello dei più audaci e intimi.
La mia bocca ti ha voluto inutilmente per molto ancora… - non posso che inorridire al pensiero di approcci troppo espliciti nell’età adulta, in cui molti danno tanto, troppo per scontato… unico vantaggio: mi sono risentita femmina e “padrona del gioco” con alcuni.
Sorrido ogni volta che penso a Marcello, a Luca e ai baci rubati a un’altra… - in fase pseudo-adolescenziale e quasi da studenti l’uno dell’altra i baci con il mio giovane e attuale affetto… pochi slanci e molti tocchi e sfioramenti.
A volte penso al cesello, allo scalpello, all’opera ancora incompiuta… - belli, sognati, inaspettati sono quelli ancora sospesi tra labbra e pelle.
Un brano meraviglioso!
Più che mai viva, sempre Vicky!