Occhi… tre anni dopo…
Ogni giorno, osservando mia madre, sento una spina sul cuore, so che le primavere da condividere si assottigliano numericamente. Tra noi due odio e amore…
…da tempo immemorabile. Non ho vissuto e non vivo come lei vorrebbe. Sono una figlia difettosa che ama e vorrebbe diversa.
Noi… abbiamo bisogno di tempo per conoscerci e accettarci.
Come donne. Oltre il legame di sangue.
Ci sarà concesso il giorno o l’ora in cui saremo finalmente serene e comunicheremo arrivando al cuore?
Vorrei dirti che…
Oggi ti ho spiata prima di entrare
più di una volta.
Avevo fame di te e del tuo stare.
In silenzio pregavi,
il dolore come compagno, prima e dopo di me.
Ho desiderato rubarti tutto
per guarire.
Tu e io.
Con infinita tenerezza. Sempre Vicky.
Occhi
Ogni giorno, osservando mia madre, sento una spina sul cuore, so che le primavere da condividere si assottigliano numericamente. Tra noi due odio e amore…
…da tempo immemorabile. Non ho vissuto e non vivo come lei vorrebbe. Sono una figlia difettosa che ama e vorrebbe diversa.
Noi… abbiamo bisogno di tempo per conoscerci e accettarci.
Come donne. Oltre il legame di sangue.
Ci sarà concesso il giorno o l’ora in cui saremo finalmente serene e comunicheremo arrivando al cuore?
Vorrei dirti che…
Oggi ti ho spiata prima di entrare
più di una volta.
Avevo fame di te e del tuo stare.
In silenzio pregavi,
il dolore come compagno, prima e dopo di me.
Ho desiderato rubarti tutto
per guarire.
Tu e io.
Con infinita tenerezza. Sempre Vicky.
Toccami
(Google)
Toccami. I tuoi occhi sanno incantarmi. Le tue mani prolungano le loro carezze immateriali. Non so da dove cominciare… mi sento improvvisamente piccola, terra sconosciuta inondata dalla tua acqua, dall’azzurro uomo che sei. Percorri le strade invisibili e davanti a te si aprono ancora nuovi sentieri. Portami più in alto, dove anch’io posso volare, tu e io siamo cielo, aria, cosmo…
Dominami. Le mie mani diventano le tue. Ne disegno ogni piccolo solco, aspetto di conoscere il successivo appena me ne riveli i segreti. Premi su di me con la sapienza di chi modella la creta. Io divento opera delle tue mani, non posso e non voglio sottrarmi al tuo calore. Entra. Porta del mio io è la mia pelle. Incontrami…
Mangiami. Cibati di quanto nella bocca non ci starebbe. Il sapore più ambito è quello ancora sconosciuto. Eros. Luogo sacro io per te, offerta che diventa sostanza di vita. Mentre mi trasformo trovo casa dentro di te. Sei pulito. Ammiro la tua bellezza interiore in questo viaggio etereo.
Occhi chiusi. Aspetto…
Guardami. Il mio viso tra le mani come calice da bere. È il tuo momento, anche il mio. Celebrami. Sono pane, sono vino. Tu come miele che resta sulle dita da leccare. Disegno con la lingua il disegno che mi toglie la fame… non serve altro. Su di te mi scrivo. Resto.
Sempre Vicky.