Due storie, una vita: la mia. Quale sarà quella vera?
1.
Ho sognato di guidare fin da quando ero bambina.
La prima volta avevo cinque o sei anni ed ero alla guida di un’auto sportiva decapottabile.
Ero felice.
Impegnavo le curve con sicurezza anche se ad una certa velocità.
Mi sentivo grande.
Avevo tutto il tempo e avevo tutto lo spazio.
Con quell’automobile rossa ero libera.
Fin da allora conoscevo il sapore della vita vera.
2.
Stare in piedi non è semplicemente acquisire una posizione e non cadere.
Mi hanno detto che tutto dipende dalla testa.
Alcuni altri dalla corretta postura del mio corpo.
Quindi più esercito il pensiero, più avrò la sicurezza di non cadere.
Il corpoumano, pur limitato nel tempo e nello spazio, è una realtà estremamente perfetta.
Il mio incedere dipende solo da me.
Io posso godermi ogni attimo, ogni sfumatura.
Vi saluto con affetto e aspetto i vostri pensieri e rispondervi.
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